Manovra, tagli alla Sanità e al Servizio Pubblico. Lunedì il via libera al provvedimento

venerdì 2 dicembre, 2011

ROMA, 2 DICEMBRE 2011 – Ultimi ritocchi alla manovra del governo Monti. Tra le novità, una super tassa sulle imbarcazioni ed i beni di lusso e la reintroduzione dell'ici sulla prima casa. Tagli anche a Sanità e trasporti. La notizia è trapelata da alcune fonti tecniche al lavoro sul provvedimento , in attesa della presentazione ufficiale prevista per lunedì di fronte al Consiglio dei Ministri.[MORE]

Stanno per concludersi i lavori sulla maxi manovra finanziaria della squadra Monti per risanare il deficit pubblico. Le indiscrezioni confermano un aumento delle aliquote Irpef di 2 o 3 punti per gli scaglioni oggi al 41% (redditi tra i 55 e i 75mila euro) e 43% (oltre i 75mila euro), ipotesi che andrebbe ad interessare circa il 3,7% del numero totale di contribuenti Irpef. Infine il pacchetto-sviluppo, che rimane concentrato su un alleggerimento dell'Irap e potrebbe innalzare il valore della manovra fino ad un totale di 25 miliardi di euro.

Sul fronte dell'inasprimento fiscale rimane confermata la reintroduzione dell'Ici sulla prima casa con agevolazioni e detrazioni in base al reddito, accompagnata da una patrimoniale sulla seconda e terza abitazione.

Duro colpo anche per il Servizio Sanitario Nazionale, per cui le ultime voci di corridoio parlano di un taglio ai fondi di 2,5 miliardi di euro anticipato già all'anno prossimo. Le decurtazioni, previste in principio per l'agosto 2013, rischiano ora di arrivare alla soglia dei 5 miliardi entro la stessa data.

Vento di bufera anche sul fronte del trasporto pubblico, al quale non spetterebbe alcuna agevolazione fiscale. Scontenti soprattutto i governatori, che a seguito di recenti incontri informali con esponenti del governo confermano la mancanza di fondi da destinare ai servizi di trasporto dei vari comuni italiani.

Confermato anche l'innalzamento dell'età pensionabile per le donne, che passerebbe da 60 a 62 anni con lo scopo di accorciare le distanze con il requisito d'uscita degli uomini che rimane invece fermo a 65 anni.

Immediata la reazione del mondo politico, tra cui spicca in particolare la dura presa di posizione delle parti sociali contro la manovra. «C'è chi protesta, e chi decide, e poi in mezzo ci sono i pensionandi, che sopportano una mazzata che mai hanno ricevuto così forte. Noi a questo scenario non ci stiamo, siamo per trovare una soluzione responsabilmente». Lo ha detto il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, intervenuto oggi in conferenza stampa per esprimere il suo dissenso alla dura politica di tagli alle pensioni.

In allerta anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha ribadito la necessità di trovare «misure conseguenti in grado di conciliare il rigore con l'equità e di promuovere l'indispensabile crescita della nostra economia». Avviso accolto prontamente dal Premier Mario Monti, che intanto si prepara ad incontrare nei prossimi due giorni i segretari di partito e le parti sociali.

Si apre domani il primo giro di consultazioni ufficiali con un incontro fissato per le 10.30 tra il Presidente del Consiglio ed una delegazione del Terzo Polo, composta da Pier Ferdinando Casini (Udc), Francesco Rutelli (Api) e Benedetto Della Vedova (Fli). A seguire l'appuntamento con i capigruppo Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, accompagnati dal segretario del Pdl Angelino Alfano. Chiude il cerchio degli incontri politici il vertice tra Monti ed il segretario del Pd Luigi Bersani, fissato per le ore 12. Domenica è invece la giornata dedicata al confronto con i sindacati, che il governo ha previsto di incontrare per le 9.30 di mattina. Infine il doppio appuntamento di Monti per l'illustrazione della manovra nella giornata di lunedì, quando il Premier è atteso per le ore 16 alla Camera e poi alle 18 al Senato per presentare il provvedimento al Consiglio dei Ministri.

Riccardo Marcucci

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