Cronaca
Tartaglioni, le sue considerazioni sul caos sanità in Molise
MONTERODUNI (IS), 14 MAGGIO 2013 – E’ stato eletto, qualche giorno, il segretario generale della Federazione Medici di Medicina Generale del Molise, Antonio Tartaglione, che ha già osservato con sguardo critico la situazione caotica della sanità regionale cercando e proponendo quella che sarebbe una eventuale soluzione ‘di rete’affermando: “Il compito che attende me e tutto il sindacato è particolarmente difficile. In modo sempre più evidente si registrano le conseguenze di una situazione che ha visto ridurre le prestazioni erogate dai presidi ospedalieri e, nel contempo, non ha visto incrementare nei Distretti sanitari quelle strutture capaci di assorbire sul territorio la maggiore domanda di assistenza sanitaria e sociale.
Non si possono chiudere gli ambulatori capillarmente distribuiti in tutti i comuni molisani anche i più piccoli, quelli che hanno già perso scuole, uffici postali, caserme, per accentrare medici e servizi in strutture che, allontanandoli, porterebbero ancora di più alla perdita di contatto tra popolazione e medici di famiglia. Si creerebbe un problema in più soprattutto per gli anziani e le fasce socialmente più fragili della popolazione, senza rispondere all’esigenza di alleggerire il carico di lavoro negli ospedali e soprattutto senza ridurre l’afflusso nei pronto soccorso. La gente va al pronto soccorso non perché è aperto più ore rispetto agli studi dei medici di famiglia: il maggiore afflusso si registra proprio la mattina quando tutti i medici di assistenza primaria stanno già facendo ambulatorio. Gli assistiti vanno in pronto soccorso per ottenere subito e senza spese prestazioni sanitarie che altrimenti dovrebbero pagare a caro prezzo e per di più con tempi di attesa lunghissimi”.
Dunque, il neo segretario Fimmg si chiede: “A che serve nella mia zona tenere aperto 24 ore al giorno il punto di continuità assistenziale di Macchia d’Isernia? Qualche assistito di quel comune alle 2 di pomeriggio andrebbe a farsi fare una ricetta o misurare la pressione, ma chi da Monteroduni o da Sant’Agapito o da Longano, avendo un problema, in un orario in cui non è disponibile il suo medico invece di andare al vicino pronto soccorso dell’ospedale di Isernia, si recherebbe a Macchia d’Isernia?”.
Ed a tale domanda la risposta di Tartaglione è: “Nella nostra realtà è prioritario costruire una Rete informatica seria ed efficiente che colleghi tutti i medici di famiglia tra di loro, con la continuità assistenziale, con il 118, con i pronto-soccorso, con gli ambulatori del Distretto sanitario. E soprattutto, occorre tirare fuori le risorse che già ci sono eliminando sprechi e inappropriatezze per troppo tempo incrementate e tollerate. Occorrono idee valide, risorse,volontà di condivisione, soprattutto sensibilità e attenzione da parte della politica regionale. La sfida è difficile, ma io ci sarò, tutta la Fimmg Molise ci sarà. Pronti a collaborare responsabilmente per un servizio sanitario regionale efficiente e rispondente alle esigenze di salute dei cittadini molisani”. [MORE]