Cronaca

Taranto viaggia di meno: TAGLIO dei treni

TARANTO, 2 DIC. 2011 - È singolare come la terza città del meridione per rilevanza e grandezza resti isolata. È singolare come la città posizionata in una zona strategica sia ancora indietro in materia di trasporti. Le poche vie di comunicazione stradali veloci, il sogno di un aereoporto e lo sviluppo ancora troppo lento del porto si aggiungono ai tagli dei treni da parte di Trenitalia.[MORE]

L'unico spiraglio di luce in questa situazione è il tentativo di unire le forze per rivendicare con vigore i diritti del territorio ormai martoriato dalla crisi.


Il 30 novembre su iniziativa del presidente della provincia Florido, seguito dal capogruppo PD Luciano Santoro, l’assessore regionale ai trasporti ha incontrato a Taranto gli amministratori del territorio. Presenti oltre a Florido, l’assessore regionale al bilancio Pelillo,numerosi sindaci, sindacati, associazioni e cittadini.


Florido afferma “Trenitalia vuole abbandonare il notturno, le lunghe percorrenze. Noi richiediamo invece che vengano lasciati i due notturni con materiale rotabile che parta da Taranto; almeno 4 vetture, perché altrimenti i treni arriverebbero a Taranto sporchi, vissuti. il presidente Vendola ha chiesto un incontro al ministro Passera. Se entro il 12 di dicembre non riceveremo riscontri andremo noi da Passera”.


Intanto oltre alle forze politiche, anche i rappresentanti delle principali associazioni ioniche dei consumatori alzano la voce per reclamare l'insoddisfazione dopo l'ultimo incontro tra Guglielmo Minervini -l'assesore ai Trasporti della Regione Puglia- e i dirigenti di Trenitalia.


Dichiara Antonio Bosco (Adiconsum) che “Minervini non avrebbe dovuto accontentarsi di tarare le decisioni già prese da Trenitalia. Taranto ha di fatto perso i treni di lunga percorrenza ed i collegamenti con Roma, già a giorni alterni. Non è possibile che questa città resti isolata. Trenitalia ci assegni almeno una Freccia d'argento con partenza da Taranto anziché da Bari: un treno unico che eviti anche il ricorso ai mezzi privati o agli autobus, con tutte le conseguenze negative sull'ambiente.”


Continuando sullo stesso filone Luigi D'Oronzo (Federconsumatori) afferma: "Continuiamo a ribadire che senza treni non è possibile alcuna forma di sviluppo locale. E privarci di quello che è un nostro diritto, il diritto alla mobilità, è davvero ingiustificabile. Senza considerare il fatto che Taranto è la città più penalizzata della Regione e questo non va assolutamente bene. L'assessore dovrebbe rappresentare (e difendere) il nostro territorio ai tavoli istituzionali alla stessa maniera in cui si adopera per le altre città della Regione. Taranto è una delle principali città d'Italia ma non è tenuta nella giusta considerazione".