Cronaca
Tap, scontri con la polizia davanti ai cancelli: feriti tra i manifestanti, caricati anche i sindaci
LECCE, 28 MARZO - Momenti di tensione davanti ai cancelli del cantiere Tap di Melendugno dopo che il Consiglio di Stato ha dato il via libera alla costruzione del gasdotto che porterà in Italia il gas dell'Azerbaijan. Intorno alle 13 la polizia ha caricato i circa 300 attivisti che dall'alba stavano presidiando la zona, tra loro anche i sindaci del territorio da sempre schierati contro la Tap e i consiglieri regionali Antonio Trevisi, Cristian Casilli e Cosimo Borraccino.
«Siamo arrivati a questo punto», ha detto Marco Potì, sindaco di Melendugno, commentando la carica della polizia. «Ci siamo messi in mezzo con le mani alzate per evitare scontri più violenti. E’ una giornata triste per la democrazia», ha proseguito. [MORE]
Uno degli attivisti in prima linea contro l’eradicazione degli ulivi è stato soccorso dagli operatori del 118 dopo essere stato colto da malore. L'uomo è in sciopero della fame da una settimana e, stando al racconto degli altri manifestanti, ha perso quattro chili in circa sette giorni. Altre persone sono rimaste ferite negli scontri.
Gli agenti, sia al momento dell'ingresso nel cantiere che all'uscita, hanno dovuto fare spazio con la forza ai mezzi della ditta incaricata da Tap di espiantare circa 200 ulivi dal tracciato.
L’uscita dei cinque camion, sui quali erano stati messi due ulivi appena eradicati, è stata accompagnata dai fischi dei manifestanti. Anche un elicottero ha sorvolato l’area.
I lavori hanno avuto inizio dopo l’ok del ministero dell’Ambiente che ha comunicato la decisione attraverso una nota inviata alla Prefettura di Lecce, la quale una settimana fa aveva chiesto alla multinazionale di sospendere le attività, in attesa dei chiarimenti sul l'iter autorizzativo. Poi nella giornata di lunedì 27 marzo, a sostegno della legittimità delle autorizzazioni in atto, è arrivata anche la sentenza del Consiglio di Stato, che ha respinto i ricorsi della Regione Puglia e del Comune di Melendugno.
Attualmente l'area del cantiere è inibita all'accesso, con blocchi delle forze di polizia su tutte le strade interpoderali che conducono in zona San Basilio.
[foto: .leccenews24.it]
Antonella Sica