Cronaca

Tap, la battaglia tra cultura e sviluppo economico

LECCE, 18 LUGLIO 2013 - “Stupro della bellezza”. Con questa definizione lapidaria, lo scrittore napoletano Erri De Luca ha bollato senza mezzi termini il progetto “Trans Adriatic Pipeline”, il gasdotto che collegherà l’Europa al giacimento azero di Shah Deniz, sul Mar Caspio, e che vedrà il capolinea nella marina di San Foca a Melendugno.

Il “cittadino del piano terra”, come si autodefinisce De Luca, ha partecipato alla manifestazione spontanea indetta dal sindaco di Melendugno, Marco Potì, e dal comitato “No Tap”, che ha avuto luogo domenica scorsa per protestare contro la realizzazione del progetto. E lo scrittore, come nel suo stile, non le ha mandate certo a dire. «Esiste oggi una conversazione pubblica – ha detto De Luca – che si fa a proposito dell’evidente fatto che chi nasce su un territorio ne è figlio. L’Italia è grembo comune di quelli che vengono al mondo su questo paese. Ma c’è uno “ius soli” che mi sta più a cuore, che è il diritto di una popolazione a proteggere il proprio suolo e di avere sovranità di decisione su di esso. Oggi la cittadinanza si identifica con la clientela, ossia con coloro che possono permettersi di accedere a beni originariamente tutelati dalla Costituzione, ma oggi appannaggio solo di chi ha il potere economico. È per questo che le autorità si permettono di trattarci come sudditi. Riprendiamoci la parola e non restituiamola, opponendo il nostro diritto alla bellezza e alla cultura». [MORE]

Parole forti, parole roventi, parole consapevoli quelle di De Luca, che fanno da manifesto per la battaglia ambientale a difesa del territorio che il sindaco Potì e la cittadinanza di Melendugno hanno intenzione di portare avanti. «Il nostro obiettivo attuale – ha dichiarato Potì – è quello di interessare uomini di cultura come Erri De Luca per sensibilizzare l’opinione su un tema cruciale per il nostro territorio. La gente, al momento, non è molto informata su questa gigantesca opera e spetta a noi innalzare il livello di guardia. Solo se avremo un serio movimento di opinione compatto e cospicuo riusciremo a far trionfare la ragionevolezza. La parola ora è passata alla Regione Puglia, dopo la Valutazione d’impatto ambientale, favorevole alla Tap, rilasciata dal Ministero dell’Ambiente. Spetta alla Regione fermare questo scempio per il nostro territorio, su cui bisogna investire non certo con opere di questo genere: il nostro gas è il turismo! Noi combatteremo affinché il progetto Tap non abbia seguito».

Dal canto loro i membri del comitato “No Tap”, sulla scorta del contributo di pensiero offerto da De Luca, rivolgono un appello a tutte le personalità che, con il loro talento e le loro capacità, arricchiscono il valore della terra salentina, e le invitano ad esporsi e a prendere posizione sul delicato argomento. «Un contributo che riteniamo essenziale – dicono dal comitato – trovandoci alla vigilia di valutazioni che potrebbero incidere profondamente sulle aspirazioni e sul destino di una comunità intera. Convinti che il Salento possieda in sé le energie e la passione necessarie ad un sussulto civico in questo grave momento, confidiamo che la testimonianza di Erri De Luca sia la spinta capace a farle ritrovare. Sollecitiamo cosi, i nostri autori, registi, le donne e gli uomini di cultura a partecipare per impedire quella perdita di cittadinanza che come corollario permette alle autorità di essere come un feudatario che ordina e attua i suoi progetti senza consultare la popolazione, ma passandoci sopra».

(foto da http://commons.wikimedia.org)

Massimo Alligri