Cronaca
Tap, attesa oggi la decisione del Tar del Lazio sulla ripresa dei lavori
MELENDUGNO, 19 APRILE 2017 - C'è forte attesa per la decisione del Tar del Lazio che, dopo l'udienza di stamattina, stabilirà se possono riprendere i lavori di realizzazione del gasdotto Tap a Melendugno, in provincia di Lecce. [MORE]
I lavori sono stati interrotti il 6 aprile con un decreto cautelare, con il quale i giudici amministrativi hanno accolto la richiesta della Regione Puglia di bloccare l'espianto di 211 ulivi dall'area di cantiere.
L'espianto degli ulivi ha mobilitato anche una forte protesta popolare che, oltre al Comitato No Tap e all'amministrazione comunale di Melendugno, ha già ottenuto il sostegno di 94 sindaci della provincia di Lecce e ha dato vita ad un presidio permanente di manifestanti che vigila l'area da 34 giorni.
Politicamente, il Comune di Melendugno e la Regione Puglia chiedono al Governo di riaprire il confronto con la Tap affinchè venga valutato un diverso approdo dell'opera, in considerazione della vocazione turistica della marina di San Foca. Il luogo alternativo individuato sarebbe presso il porto di Brindisi, nella zona di ricongiungimento del gasdotto marino con le linee terrestri già esistenti.
Tap, invece, ha ripetutamente dichiarato che non esistono alternative tecnicamente fattibili come San Foca e ha deciso di andare avanti con la realizzazione, forte dell'Autorizzazione Unica rilasciata dal ministero dello Sviluppo nel maggio 2015.
Dal punto di vista amministrativo, la Regione Puglia ritiene che Tap non abbia ottemperato la prescrizione A44 sulle modalità di espianto degli ulivi, imposta dal ministero dell'Ambiente all'atto del rilascio della Valutazione di impatto ambientale nel settembre 2014.
Nello specifico, nel ricorso presentato dalla Regione si chiarisce che non risulta attualmente autorizzato l'espianto degli ulivi in virtù del combinato di norme relative all'espianto degli alberi e di quelle per il contrasto alla xylella fastidiosa.
La decisione del Tar dovrebbe arrivare nella mattinata di domani. Dei 211 ulivi da espiantare, 157 sono già stati trasferiti nel sito di stoccaggio di masseria del Capitano, 13 sono già protni per essere spostati, 30 sono stati sistemati in grandi vasi e altri 11, sempre nei vasi, si trovano in un deposito.
Resta da sciogliere il nodo dello spostamento di 15 ulivi monumentali, ovvero piante millenarie, che possono essere trasferite solo in seguito a specifica autorizzazione da parte della Commissione Ulivi Monumentali della Regione Puglia. Il termine utile per lo spostamento degli alberi, nel rispetto del loro ciclo vegetativo, è il 30 aprile.
Daniele Basili
immagine da ilfattoquotidiano.it