Estero
"Bustarelle" dei servizi segreti italiani ai guerriglieri talibani?
AFGHANISTAN, 13 AGOSTO 2011 Il Times di Londra ne aveva parlato già due anni fa, ed il ministro La Russa mostrò all’epoca tutta la sua indignazione sulle rivelazioni dell’organo di stampa britannico. Ora, da un esame più dettagliato della documentazione del sito “Wikileaks”, ritorna il sospetto che i servizi segreti italiani, appoggiati dal governo, abbiano pagato “tangenti” ai guerriglieri talebani dell’Afghanistan in cambio di un trattamento “morbido” nei confronti dei nostri soldati impegnati in missione in quei luoghi, nei pressi di Kabul.[MORE]
La diplomazia americana si sarebbe alquanto preoccupata di questa linea precauzionale italiana, della quale nessuno degli alleati nella missione afghana era stato messo a conoscenza. Nel corso del 2008, l’allora presidente statunitense Bush avrebbe esplicitamente richiesto al nostro presidente del Consiglio di evitare simili escamotage difensivi.
Il governo italiano avrebbe a questo punto desistito dal continuare in questo anomalo indiretto finanziamento della guerriglia afghana, che pare avvenisse con somme di denaro sull’ordine di alcune decine di migliaia di euro, versate ai comandanti talebani potenzialmente più “pericolosi”.
Tutto ciò, emergerebbe dai cablo americani pubblicati da Wikileaks (il discusso sito internazionale che raccoglie documenti di carattere segreto provenienti dalle diplomazie del mondo intero). Le circostanze sembrerebbero avere un riscontro drammatico negli eventi degli ultimi due anni, con il numero degli attentati e dei militari italiani caduti aumentato esponenzialmente, sino quasi a quadruplicare. Solo nelle ultime due settimane sono caduti due nostri soldati.
Morale: non è nel d.n.a. italico essere dei guerrafondai, e questo è l'aspetto positivo, quello negativo è invece che la notizia confermerebbe una triste predisposizione di chi opera in politica all’uso della “ bustarella” aggiustatutto.