Tandem Renzi-Veltroni: «Tsunami di idee e via le correnti dal Pd»
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
FIRENZE, 18 SETTEMBRE 2013-«Per un ragazzo che si avvicina alla politica farsi chiamare con il cognome di un altro non è bello. Renziano o Veltroniano non sono termini che piacciono a chi vuol fare politica e che cerca, non correnti, ma tsunami di idee». Queste sono state le parole di Matteo Renzi durante il suo intervento alla presentazione del libro di Enrico Morando e Giorgio Tonini con Walter Veltroni, intervistato da Enrico Mentana.
Renzi tesse le lodi dell’ex segretario del Pd ed ex sindaco della Capitale: «Mi sono avvicinato alla politica anche grazie al libro con i discorsi di Bob Kennedy pubblicato da Veltroni, uno dei primi libri acquistati». «Il discorso di Walter al Lingotto -aggiunge il primo cittadino di Firenze- è il punto di riferimento per molti di noi».
Il primo segretario del Pd ha suggerito al “rottamatore” di «non commettere gli stessi errori» commessi da lui e ad adoperarsi per rendere il Pd «un partito veramente inclusivo». Veltroni ha anche difeso Renzi da chi lo ha accusato di lasciarsi andare troppo alle facili battute senza entrare nei contenuti: «Ovunque vada, Matteo viene incoraggiato, per ragioni mediatiche, a lasciarsi andare alla battuta. Come Alberto Sordi nel film 'Un giorno in Pretura' quando i bambini continuavano a gridargli 'America', facce Tarzan’».
L’unico punto di sostanziale divergenza tra i due esponenti del Pd sembra esserci sul futuro di Berlusconi. Per Veltroni il «berlusconismo finisce» e con esso «finisce anche l'antiberlusconismo». Renzi invece, se dovesse «scommettere 50 cent», li punterebbe sulla permanenza di Berlusconi come «azionista di riferimento del governo. Con lui mai dire mai, perchè l'uomo ha dei margini di imprevedibilità che ne fanno un unicum nella storia della politica italiana».[MORE]
Davide Scaglione