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Tamara de lempicka: la regina del moderno

ROMA 11 MARZO - Si è inaugurata ieri sera presso il Vittoriano ,presente il direttore Nicosia e il sottosegretario b.c. Giro,la mostra dedicata a Tamara de Lempicka, la regina del moderno.
Nata nel 1898 a Varsavia la sua vita è stata profondamente influenzata dai viaggi in Italia Svizzera e Francia dove si è avvicinata all'arte del dipingere. [MORE]

Avventurosa la vita privata: sposata giovanissima all'avvocato russo lempicki si trasferisce in francia durante la rivoluzione russa dove nasce la figlia Kizette ,e lì inizia a studiare pittura all'accademia con grandi maestri.
Dopo il divorzio,l'incontro con il barone Kuffner sarà decisivo per la sua vita artistica e privata.
Con lui si trasferisce in America ,dove continua la sua attività .
Rimasta vedova ,dopo profonda depressione si trasferisce a Cuervernaca dove sviluppa una nuova tecnica pittorica consistente nell'utilizzo della spatola al posto del pennello, avvicinandosi all'arte astratta. Le sue nuove opere, vengono accolte freddamente dalla critica,ma una grande mostra antologica, organizzata presso la Galerie du Luxembourg
riporta al successo l’anziana pittrice.
Muore nel sonno il 18 marzo 1980. Come da sua volontà, il suo corpo viene cremato, e le ceneri sparse dall'amico, Conte Giovanni Agusta, sul vulcano Popocatepetl che la pittrice vedeva negli ultimi anni della sua vita, dalla finestra di casa.

Tamara è una diva: incarna la donna moderna che si circonda di nuovi status simbol (auto, abiti firmati, amori trasgressivi, amici altrettanto famosi e i viaggi). Possiede la bellezza e la sensualità della donna carismatica ad ogni età. E tutto questo si può leggere nel suo volto e sulle sue tele.
Tamara de lempicka ,moderna e profondamente colta,fu la protagonista dell'arte degli anni felici e folli tra le due guerre mondiali divenendo la regina dell'Art Decò.
Arte,moda,fotografia,grafica :tutto si confonde nell'universo di Tamara de Lempicka, in quella frenesia creativa che intercetta ogni piccolo segnale di modernità e che riesce a disporre sui quadri con un segno che è solo suo: armonico,equilibrato e straordinariamente incisivo.




(notizia segnalata da gabriella di napoli)