Cronaca

Tagli Istruzione, Maxiscuole e allarme Provveditorati

MILANO, 21 OTTOBRE 2011- In arrivo una pioggia di tagli all'istruzione a causa dell'applicazione, entro il 2012, di un decreto collegato alla Finanziaria, che comporta "la riduzione del 10 per cento della dotazione organica" degli uffici provinciali, e un taglio drastico dei fondi per il loro funzionamento: da 1 milione e 300mila euro l’anno a 444mila. [MORE]

 

 

A denunciare la criticità dei tagli, il direttore scolastico Giuseppe Colosio che sostiene, "Potremo garantire solo due uffici scolastici, con pesanti ripercussioni sull'organizzazione". Colosio, non accettando passivamente tale situazione, ha proposto delle soluzioni per arginare le spese al fine di salvare i provveditorati.

 

 

Il direttore scolastico, tra le misure che potrebbero essere assunte, suggerisce lo stop del turnover fra pensionamenti e assunzioni negli uffici. Per dare un importante taglio ai costi dell'affitto, secondo Colosio, gli enti locali potrebbero mettere a disposizione le sedi.

A tal proposito, basti pensare che, il palazzo di via Ripamonti 85, che ospita Direzione scolastica e provveditorato milanese, costa ogni anno 1,8 milioni di euro. Per cercare di ridurre tale costo, ci sono delle trattative in corso con la Regione, per trovare un sito di sua proprietà, dove poterli trasferire. Questo potrebbe essere un passo "verso la scuola federale, con una gestione delle finanze a livello regionale sulla base dei costi standard, e del reclutamento del personale con graduatorie regionali".

 Per Colosio, "Oggi il problema maggiore riguarda i presidi.In Lombardia ne mancano 400". Questo sta portando a delle situazioni preoccupanti come le «scuole pollaio», così definite dalla Cgil. In sostanza, si parla di un solo preside per gestire istituti scolastici con più di 1700 alunni, questo porterebbe alla formazione di 19 megascuole che ingloberebbero un’ottantina di materne, elementari e medie della città, facendo saltare almeno 15 presidi.

Nello specifico, la bozza elaborata dai tecnici del comune, prevede che i nuovi 'comprensivi' mediamente dovrebbero ospitare circa 1300 studenti. Naturalmente, tale soluzione ha fatto nascere forti polemiche e non trova l'apprezzamento nemmeno da parte dello stesso Comune che, attraverso il vicesindaco e assessore all’Educazione, Maria Grazia Guida, ha fatto sapere che è stata chiesta una deroga di un anno "per poter ristudiare la questione con tutto il tempo necessario a scelte così importanti e delicate, ci chiedono di aggregare scuole e realtà diverse. Ma abbiamo bisogno di fare studi approfonditi sul territorio, di coinvolgere i dirigenti. Una richiesta così, fatta alla fine di agosto, è del tutto inappropriata».

Come si può intuire, i tagli al mondo dell'istruzione, oltre che colpire il personale, potrebbe avere ripercussioni anche sulla qualità dell'offerta formativa e sulla sicurezza degli stessi edifici scolastici.

 

Rosy Merola