Cronaca

Tabaccaia uccisa, ancora mistero sul movente, ma sfuma l'ipotesi della rapina

ASTI, 5 LUGLIO 2015 – Sembra che una fitta nebbia di incertezza avvolga l’intera vicenda legata alla figura di Maria Luisa Fassi, la 54enne uccisa ieri mattina nella città di Asti. La donna è stata colpita con almeno dieci coltellate (forse, addirittura, 20), ed è morta in ospedale in seguito a un complesso intervento chirurgico che avrebbe dovuto richiudere le numerose ferite riportate.

Secondo gli inquirenti, è improbabile che la causa dell’omicidio fosse un tentativo di rapina. Dalla cassa dell’edicola-tabaccheria di proprietà della donna e di suo marito, mancavano soltanto un centinaio d’euro, troppo pochi per giustificare la brutalità delle coltellate. Maria Luisa Fassi doveva aver da poco aperto il negozio, che si trova su una via piuttosto trafficata di Corso Volta, quando l'assassino è entrato nel negozio. L'omicidio sarebbe avvenuto intorno 7:30, ma nell’edicola tabacchi non ci sono telecamere che possano mostrare con precisione il via vai dei clienti. Al momento, gli inquirenti stanno esaminando a fondo le registrazioni di altri dispositivi di ripresa dei negozi vicini, per tentare di comprendere, almeno parzialmente, chi possa essere passato nei pressi di Corso Volta. [MORE]

Per il resto, nessuna pista è ancora del tutto esclusa: “Non tralasciamo neanche elementi apparentemente insignificanti, come un possibile diverbio al bar con qualcuno. Il rifiuto ad una avance. Lavoriamo a 360 gradi”, hanno spiegato gli inquirenti. Sembra difficile immaginare chi potesse volere la morte di Maria Luisa Fassi, conosciuta e apprezzata in tutta la zona di Asti come la figlia di Piero e Pina, i proprietari dello storico ristorante stellato Gener Neuv, dove la donna andava spesso per aiutare i genitori in cucina, soprattutto con i dolci. L’edicola tabacchi era stata rilevata qualche tempo fa, insieme al marito, a cui la proprietà è intestata. Moglie e lavoratrice, Maria Luisa era anche mamma di due ragazzi di 20 e 25 anni.
 

Ancora scossa, la comunità di Asti si è espressa con numerosi messaggi di solidarietà su Facebook. “Siamo ancora molto provati da questa vicenda. Finora prevale l'aspetto emotivo. Non è il momento di strumentalizzare l'accaduto”, ha detto il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo.
 

Sara Svolacchia