Cronaca

Svuotavano i bagagli negli aeroporti, 29 persone finiscono in manette

LAMEZIA TERME (CZ), 3 MAGGIO 2013 - Operazione “Stive pulite”. E’ stata denominata così l’inchiesta che ha comportato l’arresto per una trentina di persone, in tutta Italia. 19 di loro sono dipendenti della compagnia di bandiera Alitalia. Emessi, inoltre, 49 misure cautelari nei confronti di altrettanti dipendenti dell'Alitalia-Cai a Fiumicino.

Frugavano e portavano via oggetti di valore dai bagagli dei passeggeri, il tutto avveniva in addirittura otto aeroporti italiani. L’ha scoperto la Polizia di Frontiera di Lamezia Terme, diretta dal vicequestore aggiunto Ferruccio Martucci. L’operazione “Stive pulite” ha identificato il responsabile dei furti che avvenivano negli aeroporti. Oltre agli arresti, sono stati eseguiti 57 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli aeroporti in cui sono stati compiuti i furti sono quelli di Lamezia Terme, Bari, Bologna, Milano Linate, Napoli, Palermo, Roma Fiumicino e Verona.

Gli individui nei confronti dei quali sono state eseguite le misure cautelari sono tutti operatori aeroportuali. Tutte le persone individuate come responsabili dei furti sono state poste agli arresti domiciliari. I furti, riferiscono gli investigatori, avvenivano a bordo degli aeromobili durante le operazioni di carico e scarico dei bagagli. Durante quest’indagine sono state portate avanti, per la prima volta, intercettazioni audiovisive, grazie alle quali è stato possibile individuare i responsabili. Alle persone coinvolte nell'operazione, sono stati contestati i reati di furto, tentato furto e danneggiamento. Quest'ultimo reato deriva dal fatto che i bagagli che i ladri non riuscivano ad aprire venivano danneggiati per ripicca.

Delle 49 misure cautelari emesse ai danni dei dipendenti dell'Alitalia-Cai a Fiumicino, 19 di loro sono addetti alle operazioni di handling sono agli arresti domiciliari, mentre ad altri 30 operai è stato notificato l'obbligo di firma. E’ stato reso noto che l’Alitalia ha collaborato con gli inquirenti. Gli autori dei furti rischiano pene fino a 6 anni di reclusione, oltre che la perdita del posto di lavoro. L'operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme e diretta dal direttore della V zona di Polizia di Frontiera, Antonio Del Greco, ha visto impegnati numerosi agenti di polizia, che hanno dato esecuzione ai provvedimenti restrittivi disposti dall'Autorità Giudiziaria.

Quest’indagine ha anche permesso di assicurare alla giustizia altri 37 dipendenti infedeli di altre società di handling di cui si avvale Alitalia in altri scali per reati simili, commessi in diversi aeroporti nazionali. Grazie al buon esito dell'attività investigativa – comunica la Polizia di Frontiera - "determinante è stato il ruolo della Direzione Sicurezza di Alitalia Cai, che ha collaborato fattivamente con gli inquirenti mettendosi costantemente a disposizione della Polizia Giudiziaria nelle fasi più delicate dell'indagine".[MORE]