Cronaca
Svolta per il caso dell'italiano morto in un carcere francese
ROMA, 23 NOVEMBRE 2011 – La morte di Daniele Franceschini, italiano detenuto in Francia deceduto in carcere l’agosto scorso, è stata causata da gravi ritardi, imperizia e negligenza. A confermare l’ipotesi è il pm francese.[MORE]
Il pm, dopo una prima istruttoria condotta dal giudice istruttore Sandrine Andrè senza alcun ipotesi di reato, ha deciso di aprire un’inchiesta per «homicide involontaire», un’accusa che equivale all’omicidio colposo in Italia e per la quale sono previste pene sino a cinque anni di reclusione e ha inviato i primi tre avvisi di garanzia contro un medico e due infermieri del carcere.
Le prove che accusano il medico e i due infermieri di turno il 25 agosto del 2010, giorno del decesso di Daniele. È una svolta importante per questo processo perché fino ad ora le autorità francesi avevano negato qualsiasi tipo di responsabilità.
E la mamma, Cira Antignano, che non ha mai smesso di lottare in nome della giustizia per Daniele, ha fatto sapere di una lettera (pubblicata da Corriere.it) inviata dal figlio il giorno del decesso in qui scriveva: «Cara ma’, oggi ho avuto un dolore alla spalla molto forte ed è una cosa che si ripete da settimane e di frequente mi è appena presa una fitta forte di dolore dalla spalla sinistra fin verso il cuore, ma stamani mi hanno fatto la radiografia e mi hanno detto che cuore e polmone sono a posto. Tra una settimana mi rifaranno le lastre, ma ho l’idea che scoprire che cosa è e che cosa sarà non è un’impresa facile. Non ho mai avuto un infarto, ma se dovessi descrivere il dolore che provo direi che è simile a un infarto. Sento crescere il dolore a poco a poco dalla spalla verso il cuore. Poco fa ho vomitato. Però non ti preoccupare, mamma, sarà una cosa passeggera».
Adesso Cira è più fiduciosa nella giustizia, dopo la svolta del processo, e dichiara: «Finalmente qualcosa si sta muovendo. Forse la verità è più vicina».
Marika Di Cristina