Politica
Susanna Camusso è il nuovo segretario generale CGIL
BOLOGNA - Non saremo ancora ai livelli europei o agli elevati standard di partecipazione delle donne alla vita politica presenti nei Paesi Scandinavi, però la nomina ‘rosa’ di una donna alla guida del primo sindacato italiano è una bella novità.
Susanna Camusso è il nuovo segretario generale della Cgil, succede a Gugliemo Epifani ed è stata eletta con 125 voti favorevoli (79,1%) mentre i contrari sono stati 21 (13,3%). Gli astenuti sono stati 12.[MORE]
Prima donna, l'esperienza più lunga nel sindacato (tanta gavetta iniziò nel 1975) e il segretario più "informatizzato”, questi alcuni dei suoi primati.
Il neo-segretario ha 55 anni, è milanese e di estrazione borghese (come Epifani) non ha mai lavorato in fabbrica, ma ha dalla sua parte una lunghissima "gavetta" all'interno del sindacato.
La sua storia sindacale parte dal 1975, coordina le politiche delle 150 ore e del diritto allo studio della Flm di Milano. E’ la prima donna, per 22 anni nella Fiom, ad avere la responsabilità del comparto auto e della Fiat, torna cosi alla guida della Cgil “la storia delle tute blu” che fino all'elezioni di Cofferati (che veniva dai chimici) avevano per decenni espresso il segretario generale (da Novella a Trentin, passando per Lama e Pizzinato).
Una negoziatrice paziente, determinata, disponibile e dotata di grande umanità, hanno detto di lei i compagni di viaggio, condividendo trattative e accordi; insomma una che "non molla" il tavolo e che sa che lo sciopero e la lotta in generale sono funzionali al risultato.
"In quegli anni – ha raccontato un sindacalista ricordando la vertenza per la ristrutturazione della Fiat nei primi anni 90 - viaggiavamo tanto, eravamo spesso impegnati fino alla sera tardi,a volte la notte. Lei, che aveva la figlia piccola (Alice, adesso 22 anni) cui dedicava ogni momento libero, cercava in tutti i modi di tenere insieme il suo ruolo con la dimensione affettiva".
"Quello dei metalmeccanici era un ambiente maschile e maschilista – ha ricordato Ottaviano Del Turco, ex segretario generale aggiunto della Fiom a metà degli anni Settanta quando entrò Camusso - e le donne erano pochissime. Non avrei mai detto allora, anche se in molti lo dicono ora, che sarebbe diventata segretario generale, ma aveva comunque una forte personalità".
Nel 1997, forse, il periodo più duro per il nuovo segretario: la Camusso lasciò la Fiom, "allontanata" dall'allora leader, Claudio Sabattini, assieme agli altri segretari "moderati" (Damiano, Castano e Sateriale), per arrivare alla Cgil lombarda, dopo una passaggio nella categoria degli alimentaristi.
Dalla Cgil lombarda passò in segreteria confederale nel giugno 2008.
E proprio la Fiom (guidata da Maurizio Landini, erede politico di quella dirigenza insieme all'ex segretario Gianni Rinaldini) sarà una delle prime questioni che il nuovo segretario Cgil dovrà affrontare.
La Fiom, “quel primo amore”, ritorna sempre nella vita della Camusso: dopo il no all'accordo per il contratto dei metalmeccanici e quello all'accordo sullo stabilimento di Pomigliano, dopo la manifestazione del 16 ottobre a Roma e le pressioni sulla proclamazione dello sciopero generale, al neo segretario toccherà riannodare i fili del dialogo sia all'interno della confederazione sia con le altre organizzazioni.
La riforma fiscale sarà l’altro banco di prova per l’unità sindacale tanto invocata, visto che sulla richiesta prioritaria di abbassamento della pressione fiscale su lavoro dipendente e pensioni c'é una sostanziale convergenza.
Il 27 novembre per il successore di Epifani ci sarà il suo “battesimo” ufficiale: è stata infatti indetta una grande mobilitazione nazionale, la prima che vedrà in piazza la Camusso nei panni di nuovo leader della Cgil.
Velista “non per caso”, ma senza avere acquistato una propria barca (ha preso prima la patente nautica di quella di guida), amante delle nuove tecnologie (dall'ipod all'I-phone passando per l'Ipad sul quale legge i giornali) e tanta lettura (ultimo libro letto 'Risveglio a Parigi' di Margherita Oggiero). Va al cinema (ultimo film apprezzato "Mine vaganti" di Ozpeteck), ma in televisione guarda solo i telefilm polizieschi.
Dopo la nomina, intervenendo al direttivo che l'ha appena proclamata alla guida dell'organizzazione, del suo nuovo incarico ha detto che "sarà un'avventura difficile non solo per gli attacchi alla Cgil, ma per lo stato in cui si trova l'Italia. Sarò il punto di direzione di tutti - ha affermato - dobbiamo pensare ai lavoratori che si attendono risposte".
I primi auguri a Susanna Camusso, nuovo segretario della Cgil e prima donna alla guida dell'organizzazione sindacale, sono arrivati dal leader uscente Guglielmo Epifani. "Auguri di cuore a Susanna - ha detto Epifani - ha il vostro e il mio appoggio". "La capacità e l'esperienza – ha sottolineato Epifani - per fare bene; e le qualità necessarie per guidare l'organizzazione di testa e di cuore".
Sincera soddisfazione anche dal Ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna:
"Desidero rivolgere i miei migliori auguri a Susanna Camusso che, da oggi, guiderà la Cgil. Con la sua investitura, una donna è per la prima volta segretario del principale sindacato italiano: siamo di fronte ad una svolta epocale che, come Ministro per le Pari Opportunità e come donna, mi riempie di orgoglio".
"Susanna Camusso – ha precisato il ministro - assume questo delicato incarico alla Cgil in un momento economico difficile per il Paese e, dunque, nel momento giusto per avere una donna, con il pragmatismo che le è proprio, al timone. Sono sicura che, grazie alle qualità che ha già saputo dimostrare, il nuovo segretario saprà lavorare per costruire un clima sociale più sereno e riannodare i fili del dialogo e della collaborazione".
"Con l'elezione di Susanna Camusso, che segue quella di Emma Marcegaglia a capo della Confindustria - ha concluso la Carfagna - cade un altro piccolo tabù: le donne hanno indiscutibilmente conquistato un ruolo di primo piano anche nel campo dell'economia".
di Manlio Scimeca - Redazione Emilia Romagna