Cronaca
Superstiti del naufragio di Cutro richiedono il ricongiungimento con le famiglie
Amburgo appello dei sopravvissuti: "riconoscere il nostro diritto"
CROTONE, 19 FEB - Un gruppo di superstiti del tragico naufragio di Cutro, che ha visto la perdita di 94 vite, inclusi 35 minori, lancia un appello per il ricongiungimento familiare. Questo incidente, avvenuto a una settimana dall'anniversario, ha segnato profondamente i sopravvissuti che ora cercano sostegno dai governi italiano, tedesco e dall'intera Europa.
Da un centro di accoglienza ad Amburgo, quattordici giovani afgani, attraverso un video promosso da MemMed e Rete 26 Febbraio, un'associazione che comprende oltre 400 entità legate al terzo settore e all'immigrazione, condividono la loro storia. Fuggiti dall'Afghanistan a causa delle oppressive condizioni imposte dal regime talebano dal 15 agosto 2021, hanno affrontato enormi sfide, tra cui la perdita dei diritti fondamentali, la chiusura di istituti educativi per donne e una crescente insicurezza.
A distanza di un anno dall'incidente, questi sopravvissuti rivelano di continuare a lottare con difficoltà fisiche e psicologiche, vivendo in condizioni precarie in vari centri per rifugiati, e in attesa di documentazione ufficiale. Attraverso i canali social, esprimono il loro appello rispettoso ai governi italiano e tedesco, e all'Unione Europea, per il riconoscimento del loro diritto al ricongiungimento familiare.
Nonostante sia trascorso un anno dalla tragedia, il diritto alla verità, alla giustizia e al ricongiungimento con le famiglie non è ancora stato garantito ai sopravvissuti, come evidenziato da un post sulla pagina Facebook della Rete 26 Febbraio. Inoltre, molti di loro si trovano di fronte alla negazione del diritto di ritornare a Crotone e Cutro per commemorare l'anniversario del naufragio, a causa della mancata emissione di un passaporto da parte dell'Europa che, nonostante le dichiarazioni di accoglienza, continua a im