Cronaca

Suicidi, il minor numero al Sud Italia

ROMA, 9 AGOSTO 2012. “Fra i Paesi Ocse, l'Italia registra uno dei più bassi livelli di mortalità per suicidio”. È quanto si apprende da uno studio pubblicato e diffuso dall’Istat che rileva il numero di suicidi nel periodo compreso tra il 1993 e il 2009.[MORE]


L’esito dello studio proviene dalla ricerca dei dati raccolti sia in ambito sanitario, per "Decessi e cause di morte", sia in ambito giudiziario con l’analisi dei "Suicidi e tentativi di suicidio". Secondo le statistiche così definite in Italia “la mortalità è diminuita significativamente da 8,3 a 6,7 suicidi ogni centomila abitanti”

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Nel rapporto pubblicato dall’Istat, vengono premesse le difficoltà di precisione che impone tale studio, specie se ampliato a livello internazionale, sia in ordine ai motivi che determinano gli uomini al suicidio, “a causa della natura multidimensionale del fenomeno” sia nel rispetto dell’eventualità per cui, in taluni casi, la causa di morte è solo in apparenza legata al suicidio.


Dalle ricerche così compiute è quindi emerso che tra gli uomini i casi di suicidio sono pari a tre volte quelli delle donne e che prevalenti sono le morti per "Impiccagione e soffocamento" (52,1%) per gli uomini, "Precipitazione" (35,1%) e "Impiccagione e soffocamento" (33,4%) per le donne.


Nel corso di questi anni è stato registrato inoltre il 25% in meno dei sucidi in ambito giudiziario, mentre il Sud Italia, in ambito geografico - territoriale, presenta valori nettamente inferiori al resto del Paese.


In ogni caso, spiega il documento dell’Istat, secondo le statistiche elaborate, la propensione al suicidio cresce, pedissequamente, con l’aumentare dell'età.


SAVERIO CARISTO