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"Sui sentieri partigiani", la memoria in cammino con lo zaino in spalla

Firenze, 25 aprile 2012  La Resistenza al nazifascismo è indubbiamente un fenomeno storico complesso, che può essere preso in considerazione sotto più di un aspetto. Inquadrare i partigiani dal punto di vista della loro performance “atletica” di infaticabili camminatori, è un’ottica decisamente poco consueta. 

Negli anni '40 del secolo scorso, del resto, la meccanizzazione degli spostamenti era ancora agli esordi e camminare non era ancora considerata una scelta in controtendenza, come avviene ai giorni nostri, ma qualcosa di abituale. I protagonisti della Resistenza partigiana si spostavano, fuggivano, combattevano, si scambiavano informazioni essenzialmente camminando. Molti sentieri che oggi sono battuti in maniera rilassata da trekkers ed escursionisti, sono vie che hanno visto le vicende legate alla “Liberazione”, di cui si commemora oggi l’anniversario in tutta Italia.

In Toscana, tra le tante celebrazioni, troviamo un vero e proprio trekking dedicato alla riflessione sulla Resistenza, un cammino tra luoghi della memoria significativi per la lotta partigiana. Un’escursione lunga tre giorni nell’area del Monte Giovi,in provincia di Firenze[MORE]. Il Monte Giovi è un luogo della memoria per eccellenza e questo lo sa bene Pierluigi Cosola, una guida escursionistica che organizza trekking di più giorni con l’associazione WaldenViaggi, specializzata in viaggi a piedi nella natura.

Lunedì scorso, con un gruppetto di volenterosi camminatori con tanto di zaino in spalla, Cosola ha iniziato un trekking denominato “Sui sentieri partigiani”. La media delle ore di cammino è stata di 5-6 al giorno,. Lunedì la tappa escursionistica ha attraversato la valle d’Uscioli fino al paesino di Acone, dove tra popolazione e partigiani si stabilì una compartecipazione del sentire e dell’agire di cui si ha ancora memoria. Martedì i trekkers hanno raggiunto la sommità del Monte Giovi, luogo di lanci di rifornimento da parte degli alleati, transitando per la località di Tamburino, dove c'era un campo di lavoro di prigionieri di guerra,

Oggi 25 aprile, la tappa finale dell’escursione commemorativa, con altre 6 ore circa di cammino evocativo. Arrivo a Pontassieve nel pomeriggio.. Prevista una sosta nella frazione di Pievecchia, dove 14 civili furono uccisi per una rappresaglia nazista.

Camminare è di certo un’attività che stimola la riflessione, se fatta con andamento non esasperato dal gusto della performance. La riflessione è ancor più invogliata se il cammino avviene in luoghi evocatori come il Monte Giovi. Sugli stessi sentieri calcati oggi dalle suole in vibram di riflessivi escursionisti, circa settant’anni fa si muovevano uomini che non avevano molto tempo e “testa” per fermarsi a riflettere sulla bellezza e serenità dei luoghi circostanti, ma erano armati da quegli ideali di libertà che proprio oggi 25 aprile si vogliono celebrare. Ideali che rendevano quelle persone dei fantastici camminatori, La memoria passa anche per i piedi, talvolta. La libertà anche.

Raffaele Basile

foto: http://www.my.tuscany.it/tu/i/nat/mgiovi.htm : monumento piramidale ai caduti del Monte Giovi