Cronaca
Sudan: Francesco Azzarà a PM, ignoro se sia stato pagato un riscatto
Roma, 17 dic. 2011 - Ai carabinieri del Ros e al pm Elisabetta Ceniccola, che per oltre cinque ore lo hanno sentito, Francesco Azzara', cooperante di Emergency tornato libero dopo il rapimento del 14 agosto scorso, e' apparso molto provato perche' durante il sequestro non sono mancati momenti di grande tensione con chi lo teneva in ostaggio. [MORE]
"Non so se per la mia liberazione sia stato pagato o meno un riscatto - avrebbe detto durante l'audizione Azzara' - e' un aspetto che non conosco per niente". L'uomo ha raccontato che il suo sequestro e' stato gestito, con buona probabilita', dalle stesse persone che hanno compiuto il rapimento. "Quasi ogni giorno sono stato costretto a camminare tantissimo - ha rivelato Azzara' - perche' i miei sequestratori volevano cambiare spesso il nascondiglio. Non so perche' abbiano sequestrato proprio me". Non e' escluso che il cooperante di Emergency abbia fornito qualche indicazione utile per identificare alcuni componenti della banda di sequestratori
LA MAMMA DI FRANCESCO AZZARA', "E' FINITO UN INCUBO"
Motta San Giovanni (Reggio Calabria), 17 dic. - "E' finito un incubo". Commossa ed emozionata, la madre di Francesco Azzara', Francesca, dopo mesi vissuti in silenzio, oggi ha voluto esprimere tutta la sua soddisfazione e la gioia per il ritorno a casa del figlio, cooperante di Emergency. "Quante notti insonni - ha detto ai microfoni del Tgr Calabria - sempre pensando a Francesco. Nel corso di alcune telefonate lui ci ha sempre rassicurati sulle sue condizioni di salute, preoccupandosi invece di noi. Ora non vediamo l'ora di riabbracciarlo. E' davvero finito un incubo"