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Sud Sudan, si mobilitano i leader mondiali

 GIUBA (SUD SUDAN), 26 DICEMBRE 2013 - Alcuni leader africani sono arrivati nel Sud Sudan per provare a trovare un canale di mediazione tra il presidente Kiir e l'ex vice presidente Machar, il primo accusato dal secondo di aver tentato di compiere un colpo di stato, e ciò è stata la causa che ha generato le violenze nel paese. Il presidente del Kenya Uhuru Kenyatta e il primo ministro etiope Hailemariam Desalegn hanno incontrato il presidente Kiir, chiedendogli di ritirare la protesta prima di cominciare una possibile negoziazione. Non è stato ancora stabilito un contatto ufficiale, invece, con l'altra parte.

Le truppe governative stanno cercando di riprendere il controllo di alcuni centri del paese, al momento sotto il controllo di Machar. Si sono verificati scontri durante la notte. Le tensioni sono anche legate al controllo delle aree ricche di petrolio, mercato dal quale il paese ottiene quasi il 99% del suo bilancio statale.

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Anche altri leader mondiali hanno esortato le autorità del Sud Sudan a porre fine agli scontri e alle violenze. Stati Uniti, Norvegia e Etiopia stanno cercando nuove strade di dialogo tra Kiir e il suo rivale. Anche la Cina ha fatto sapere che invierà presto un mediatore pronto a migliorare i contatti con le due parti. Kiir frattanto si dichiara aperto a un possibile dialogo. Le Nazioni Unite, invece, stanno investigando sulle uccisioni di massa dello scorso 15 dicembre, dove pare abbiano perso la vita circa 1,000 persone.

Foto: aljazeera.com

Dino Buonaiuto