Pubblica Istruzione
Coronavirus. Studenti soddisfatti, 'promossi? Stimolo a studiare'
Studenti soddisfatti, 'promossi? Stimolo a studiare'. Soddisfatte le associazioni 'la ministra è stata comprensiva'
ROMA, 07 APR - Si sentono "soddisfatti" e "compresi" perché nel decreto scuola approvato ieri in Consiglio dei Ministri sono state sostanzialmente accolte le proposte elaborate dal Forum delle Associazioni Studentesche e soprattutto perché si è fatta "chiarezza" sullo svolgimento dell'esame di maturità e stabilita l'ammissione di tutti all'anno scolastico successivo.
Rimangono ancora dei punti da definire ma gli studenti si dicono certi che il dialogo instaurato con la ministra Azzolina proseguirà anche in futuro. Rivendicano anche il fatto che la seconda prova dell'esame di maturità, nel caso si riaprano le scuole il 18 maggio, non sia più "nazionale" ma scelta dalla commissione interna e si baserà sull'effettivo svolgimento del programma. Anche se la maggioranza degli studenti è convinta che difficilmente si tornerà a scuola a maggio e che quindi per la maturità ci sarà un unico colloquio orale, senza le prove scritte.
Insomma un decreto scuola che ha convinto gli studenti che lo considerano uno stimolo a migliorare. La coordinatrice nazionale dell'Unione degli Studenti Giulia Biazzo lo dice con chiarezza: "Noi siamo soddisfatti, erano le nostre proposte e venivano da questionari e dai sondaggi fatti su tutto il territorio nazionale su come gli studenti volevano essere agevolati rispetto all'esame di maturità visto le forti criticità nella didattica nell'emergenza". Sottolinea però che "nel decreto mancano le modalità di recupero con cui all'inizio del prossimo anno scolastico i ragazzi dovranno recuperare le insufficienze".
Il rischio che gli studenti avendo la promozione in tasca non studino nei prossimi mesi per Giulia Biazzo non esiste: "Sarebbe stato così - sostiene - se ci fosse stato il lasciapassare del sei politico che avrebbe in qualche modo svalutato il senso dell'esame stesso. Oltretutto per la maturità lo studente verrà valutato in base al colloquio e quindi il maturando potrebbe essere anche bocciato. Gli altri da settembre in poi dovranno migliorare le lacune che avevano, e credo che al contrario aver avuto questa possibilità a rimettersi a studiare ciò che non avevano studiato da settembre in poi possa essere un incentivo a migliorare".
Anche per Federico Allegretti, Coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi "il decreto ricalca in buona parte quelle che sono le proposte che sia noi come organizzazione, sia come Forum delle associazioni studentesche abbiamo portato al ministro, quindi mi sembra che la decisione che la ministra Azzolina ha deciso di intraprendere insieme al resto del Governo sia la decisione giusta".
Ovviamente sottolinea "sta al buon senso di tutti non interpretare queste misure, come delle misure che svincolano chiunque dalle proprie responsabilità, sia per gli studenti, sia per i docenti. Il ministero ha dimostrato buon senso, soprattutto ha dimostrato sensibilità rispetto alle proposte delle associazioni studentesche cosa non scontata, guardando alla storia recente del Miur rispetto alla scuola".
Anche i singoli studenti plaudono al provvedimento come Bianca studentessa del liceo Virgilio di Roma: "Mi sembra che siano riusciti a venire incontro alle esigenze di noi studenti considerando tutte le difficoltà, l'ho trovato una cosa abbastanza giusta". Andrea Facciolo del Movimento Studenti di Azione Cattolica (MSAC) si dice "soddisfatto" anche se ci sono "dei punti ancora insoluti sulla valutazione e sull' attribuzione dei crediti e su come verranno recuperati. Auspichiamo di continuare con il ministro la strada del dialogo che è stata avviata".