Cronaca

Striscioni, slogan e petardi. Tensioni e cortei contro buona scuola

CATANZARO, 13 novembre 2015 - Cori, striscioni, slogan e petardi nei cortei contro la 'buona scuola' in diverse città d'Italia, ma anche della polizia e feriti nel corso delle manifestazioni studentesche che si sono tenute oggi in tutta Italia contro il progetto di riforma del governo Renzi. [MORE]

Napoli. A Napoli, è di quattro poliziotti feriti e di due studenti colti da malore il bilancio degli scontri avvenuti in mattinata in piazza Trieste e Trento. Due i ragazzi identificati la cui posizione è al vaglio degli inquirenti. Le tensioni si sono verificate all'altezza di via Chiaia dove si era posizionato un cordone delle forze dell'ordine. Gli studenti, che avevano organizzato una manifestazione non preannunciata alla Questura, hanno indossato caschi integrali e impugnato scudi in polistirolo lanciando uova, petardi e fumogeni. I ragazzi hanno tentato di rompere il cordone ed è a questo punto che gli agenti hanno effettuato una carica di respingimento. Subito dopo i ragazzi, circa 150, si sono dispersi. Un folto gruppo si è poi ricompattato in via San Carlo mentre altri hanno abbandonato il corteo.

Torino. Alcune centinaia di studenti delle scuole superiori manifestano in corteo, nel centro di Torino, contro 'La buona scuola'. I manifestanti, tra cui alcuni insegnanti aderenti alla Cub, e giovani dei centri sociali hanno acceso alcuni fumogeni. Durante la manifestazione sono stati imbrattati i muri di una banca e è stata data alle fiamme una bandiera del Pd. Un gesto che ha suscitato la reazione del vicesegretario del partito, Lorenzo Guerini: "Atto grave al pari di altri gesti di violenza nei vari cortei. É il lascito avvelenato di una polemica che la realtà ha dimostrato essere puramente ideologica. Sorprende vedere in piazza le proteste contro un piano, come la 'Buona Scuola', che in tre anni porterà 180mila assunzioni, 50mila solo pochi giorni fa e oltre tre miliardi di investimenti".

Milano. Momenti di tensione tra studenti e polizia durante il corteo a Milano. L'episodio è avvenuto intorno alle 11.40 in via Pola dove gli studenti, partiti da largo Cairoli, hanno tentato di deviare il percorso prestabilito nel tentativo di raggiungere gli uffici del Miur. All'inizio c'è stato un tentativo di contrattazione con la polizia ma gli studenti hanno insistito per raggiungere il ministero. A quel punto gli agenti li hanno respinti con una leggera carica. Un professore di 50 anni e una ragazza di 18 sono stati colpiti alla testa.

Roma. Più tranquilla la situazione a Roma dove lo sciopero è stato indetto dai Cobas, dall'Anief e da altre organizzazioni sindacali con l'adesione di varie strutture di precari, tagliati "fuori brutalmente dalle assunzioni della legge 107". Il corteo, pacifico, è partito oggi attorno alle 10.30 dal Miur e l'intenzione degli organizzatori è di sfilare in corteo per arrivare fino davanti al Parlamento attorno alle 12. Tra i cartelli e gli striscioni esposti davanti al Miur 'No all'applicazione della legge 107, al preside-padrone che valuta assume e licenzia', 'Quota 96 scuol'ancora ai lavori forzati ed i precari disoccupati', 'Pensionare i prof? Solo a 100 anni se scompagnati dai genitori'. Tante le bandiere rosse dei Cobas.


Catanzaro. Corteo di studenti e docenti a Catanzaro contro la riforma Docenti e studenti, ma anche sindacalisti, esponenti politici locali e rappresentanti del mondo delle associazioni, hanno manifestato a Catanzaro. I dimostranti hanno dato vita a un corteo che ha attraversato il centro storico e si è fermato davanti alla prefettura, scandendo slogan contro la "Buonascuola" e mostrando striscioni. La protesta ha provocato disagi per la già caotica circolazione, ma nessun incidente: "Voi ci bloccate il futuro, noi blocchiamo la città", "la vostra buona scuola contro il nostro futuro", "scateniamo tempeste ma ci piace il sole": questi alcuni degli slogan scritti sugli striscioni portati in corteo dai dimostranti. Altre manifestazioni si sono svolte in Calabria a Reggio, Cosenza e Lamezia Terme.