Cronaca

Stretto di Messina, Accorinti ci prova e avvia l'iter per ottenere la certificazione dell'UNESCO

MESSINA, 28 AGOSTO 2013 - Renato Accorinti “riparte dal basso” ma punta in alto. Il sindaco di Messina e la sua giunta, hanno, infatti, deliberato l'avvio all'iter che consente di ottenere dall’Unesco l’ingresso nella lista dei beni che costituiscono un “Patrimonio dell’umanità” per lo Stretto di Messina.

In particolare con Accorinti ha avuto la collaborazione degli assessorati alla cultura, all’ambiente e alle risorse del mare. L’impresa è ardua e per nulla semplice, per questa ragione l’amministrazione comunale ha inviato una richiesta di partnership al commissario prefettizio di Reggio Calabria, al sindaco di Villa San Giovanni, ai rettori delle Universita' degli Studi di Messina e Reggio Calabria, e a tutti gli altri enti interessati.

Nel comunicato del Comune si legge che: “L'iniziativa riguarda la complessa ed articolata trama di eventi e realtà concernenti la mitologia, la storia sociale, gli elementi naturali e naturalistici, la letteratura, la cultura del mare e la tecnologia, che da tremila anni vedono questo angolo di mondo svolgere un ruolo di primaria importanza nella storia, nella cultura, nell’immaginario dei popoli, che si affacciano sul Mediterraneo”. “Lo Stretto di Messina, vero e proprio ombelico del Mare Nostrum si è infatti venuto costituendo, nel corso dei secoli, come un palinsesto territoriale che ha visto progressivamente stratificarsi fenomeni e realtà ecosistemiche, fabulazioni, saperi, eventi storici, memorie che dal mondo antico sino ad oggi hanno continuato a segnare, con la loro variegata molteplicità, lo specialissimo habitat eco-antropologico che si dispiega tra le due sponde della Sicilia e del continente, finendo con il costituire nel terzo millennio un unicum di cui non esiste eguale nel pianeta”

Riguardo al supporto necessario di eventuali partners il comunicato specifica che “Il concorso di siffatti partners obbedisce peraltro ad uno dei dettati normativi sanciti dall’UNESCO, secondo cui la proposta d’inserimento deve risultare da una sinergia politica e sociale fortemente rappresentativa delle comunità locali. In tale prospettiva, è parso opportuno avviare un rapporto interlocutorio con i rappresentanti degli enti cui è stata inviata la richiesta di partnership, affinché possano adeguatamente valutare l’interesse e la preziosa occasione di sviluppo culturale e socio-economico sottesi all’iniziativa in oggetto e, auspicabilmente, aderirvi con convinzione attivandosi - secondo le modalità che saranno in seguito concordate - per la migliore conduzione dei passi intermedi, anche di natura promozionale, e il migliore positivo esito della stessa”.

(Foto dal sito nationalgeographic.it)

Katia Portovenero[MORE]