Economia
Effetto collaterale, nazione che invecchia. I pannolini per adulti supereranno quelli dei bambi
TRENTO, 14 LUGLIO 2013 - La vendita di pannolini per adulti è destinata a superare quella dei pannolini per bambini in Giappone entro il 2020. È solo uno dei possibili scenari per una nazione in cui oltre il 20 % della popolazione è over sessantacinquenne.
Il giornale Nikkei ha riportato la notizia che a causa di tali previsioni, le società produttrici di tali beni – in particolare Daio e Nippon Paper - stanno investendo negli impianti di produzione dei loro "prodotti per l'incontinenza" in preparazione di un aumento atteso della domanda.
Quartz.com ha evidenziato che il mercato pannolino per adulti è in crescita del 10 % su base annua e rastrelli circa 1,4 miliardi dollari all'anno – anche perché possono costare fino a due volte e mezzo il prezzo dei pannolini per bambini.
Il Giappone ha una delle popolazioni con il più rapido invecchiamento nel mondo industrializzato e ci sono serie preoccupazioni su come i cittadini anziani che hanno bisogno di cure potranno essere curati negli anni a venire.
In una sorprendente statistica riportata dal quotidiano Telegraph, quasi un quarto di tutti gli arresti per taccheggio a Tokyo lo scorso anno, hanno visto coinvolti pensionati di età superiore ai 65 anni.
Più di 3.320 pensionati sono stati arrestati dalla polizia, surclassando per la prima volta il numero di adolescenti detenuti nello stesso anno (3.195).
Circa il 70 % dei furti riguardano il cibo, evidenziando la crescente povertà tra i pensionati che vivono da soli a Tokyo.
Se ciò accade in Giappone, che nonostante la crisi costituisce una delle economie più solide al mondo, per Giovanni D’Agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, c’è ancor di più da preoccuparsi in Italia perché anche il Nostro Paese è uno di quelli tra i paesi industrializzati in cui il tasso d’invecchiamento globale della popolazione cresce maggiormente senza che a ciò corrisponda la predisposizione di adeguate misure preventive che sappiano cogliere in prospettiva tale ineluttabile dato.
Non si tratta, quindi, solo di adeguare il sistema pensionistico, ma è tutto il sistema del Welfare che deve essere improntato ad un futuro in cui la popolazione anziana e quindi meno produttiva avrà raggiunto livelli numerici ben superiori a quelli attuali.[MORE]
(notizia segnalata da giovanni d'agata)