Estero

Strage Parigi, 5 arresti in Belgio. Salah agli amici: "Non traditemi"

BRUXELLES, 21 DICEMBRE 2015 - Cinque persone sono state arrestate dalla polizia nelle ultime ore a Bruxelles nell'ambito delle indagini relative alle stragi di Parigi del 13 novembre scorso. A riferirlo la stampa locale che cita fonti della procura federale e parla anche di un "sospetto importante" che avrebbe coordinato gli attentati di Parigi dal Belgio, ma che non sarebbe tra i fermati. Una prima perquisizione è avvenuta domenica nella zona dei locali trendy fiamminghi vicino al canale di Bruxelles, in rue de la Clè di fronte a Molenbeek, nell’ambito della quale sono stati fermati due fratelli di origine tunisina di 23 e 30 anni e un loro amico. Altre due persone sono invece finite in manette questa mattina in un raid a Laeken, un sobborgo della capitale. [MORE]

I media locali riferiscono inoltre che la notte degli attacchi ci sono stati diversi contatti telefonici dalla capitale francese a quella belga, in particolare tramite messaggi inviati a due cellulari sul territorio belga.

Nel frattempo dai verbali degli interrogatori dei due amici che hanno riportato da Parigi a Bruxelles l'attentatore Salah Abdeslam, è emerso che l'attentatore, quella sera, era sconvolto e implorava in lacrime di non tradirlo. Durante gli interrogatori, infatti, Hamza Attou, uno dei due amici che Salah ha chiamato la notte degli attentati per farsi recuperare a Parigi, ha raccontato che Abdeslam «era come un bambino di 12 anni che piangeva» al telefono al punto da far «pietà». «Non mi tradire», avrebbe poi aggiunto in preda «al panico» sulla strada del ritorno in auto verso Bruxelles. Secondo il racconto di Attou, Abdeslam «Piangeva e gridava raccontando quello che era successo». «Ci ha detto – ha concluso- che aveva commesso gli attentati di Parigi, che era la decima persona a compiere questi attentati».

[foto: tgcom24.mediaset.it]

Antonella Sica