Societa'
Strage Manchester, le reazioni delle istituzioni
ROMA, 23 MAGGIO- Dalla Francia alla Germania, dall'Italia agli Stati Uniti, i maggiori esponenti politici globali stanno esprimendo il loro cordoglio per la strage di Manchester, l'attentato terroristico verificatosi ieri sera alla Manchester Arena, nella quale si stava tenendo il concerto della popstar Ariana Grande; alla luce della tragica vicenda, i leader mondiali si preparano inoltre a ridefinire le proprie strategie antiterrorismo. [MORE]
"È un orribile attacco terroristico", ha dichiarato la premier britannica Theresa May. In vista delle elezioni dell'8 giugno, la Gran Bretagna è in piena campagna elettorale, ma il leader laburista Jeremy Corbyn ha proposto uno stop, nelle prossime ore, di tutte le iniziative a riguardo. A Londra, inoltre, iniziata alle 9 locali (le 10 in Italia) la riunione del comitato di emergenza Cobra, presieduto dalla premier Theresa May, per discutere dell'attacco di Manchester. Il primo dei ministri ad arrivare a Downing Street é stata Amber Rudd, titolare dell'Interno che, molto tesa in volto, non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione ai giornalisti.
Il presidente Usa, Donald Trump, che oggi sarà a Roma, ha affermato: "Giovani innocenti uccisi da malvagi perdenti".
Secondo quanto riferiscono fonti del Governo italiano, alle 12 il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, rilascerà alcune dichiarazioni alla stampa in sala Galeoni a palazzo Chigi. Intanto, su Twitter, Gentiloni ha scritto: "L'Italia si unisce al popolo e al governo britannici. I nostri pensieri alle vittime dell'attacco di #Manchester e alle loro famiglie". Il ministro dell'interno, Marco Minniti, ha convocato una riunione straordinaria del Comitato Di Analisi Strategica Antiterrorismo (CASA) per le ore 15.00 al Viminale, alla presenza dei vertici delle Forze di polizia e dei Servizi di Intelligence. Lo si apprende dal Ministero dell'Interno.
Molto accesa la reazione di Matteo Salvini che, intervenuto al mercato di Legnano (Milano), ha esplicitamente invitato gli islamici presenti in Italia a prendere le distanze dall'accaduto: "Tutti gli islamici presenti in Italia dovrebbero dire 'non in nome mio'". "Sono stufo - ha aggiunto - del buonismo, della tolleranza, del silenzio e della complicità, mi aspetto una reazione forte se verrà confermata la matrice terroristica", concludendo che "a monte bisogna controllare gli sbarchi, perché più sbarchi significano più delinquenza".
Il presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), Giacomo Stucchi ha espresso la propria vicinanza al Governo britannico, ai cittadini e alle famiglie delle vittime, sottolineando che "L'aver preso di mira dei ragazzini per instillare nelle nostre società il terrore deve spronare l'Occidente a fare tutto il possibile per prevenire i rischi di simili attentati; e tutto questo non può che passare da una maggiore collaborazione tra le strutture di intelligence nella comune lotta a qualsiasi forma di terrorismo".
Ospite a Radio1, il questore della Camera esperto di terrorismo Stefano Dambruoso ha affrontato il tema delle strategie da adottare per il futuro: "purtroppo concerti e locali in cui si fa musica sono tra i luoghi preferiti per fare attentati. Lo abbiamo visto nel caso del Bataclan e anche a Orlando, qualche mese fa. I concerti sono luoghi di aggregazione facilmente oggetto di attenzione terroristica per il clamore che ne deriva, come sta accadendo oggi". Ed ha aggiunto: "[...] non si può prescindere da un investimento serio, politico, non solo economico, sulla sicurezza. Perché a prescindere dalla Brexit, la verità è che la collaborazione fra le intelligence deve senz'altro migliorare. Anche se non dovessero essere tutte quelle dell'Unione Europea, è importante che almeno una parte intensifichi la cooperazione, così da trainare le altre intelligence, quelle dei Paesi più restii. Ci sono delle resistenze nazionalistiche tutte legate a tutele protezionistiche di interessi che passano attraverso il lavoro delle intelligence locali". "Tutto questo - ha concluso Dambruoso - deve essere superato, non possiamo ignorare che il terrorismo islamista, dall'11 settembre 2001 in poi, è diventato un elemento non più emergenziale, sul contrasto del quale tutti i Paesi devono necessariamente investire."
"Spavento e costernazione". Così il presidente francese Emmanuel Macron ha accolto la notizia dell'attentato di Manchester, rivolgendo "al popolo britannico tutta la compassione e la sollecitudine" della Francia "che gli sta accanto nel lutto con un pensiero particolare per le vittime e le loro famiglie". Il presidente della Repubblica porterà avanti con il governo e le forze britanniche la lotta contro il terrorismo", si legge inoltre in un comunicato. Macron, conclude il testo, avrà un colloquio telefonico con Theresa May e si terrà informato dei progressi delle indagini. A Parigi, inoltre, la Tour Eiffel stasera resterà spenta in segno di lutto, come annunciato dalla sindaca di Parigi Anne Hidalgo.
"Tristezza e orrore", così la cancelliera tedesca Angela Merkel ha commentato l'accaduto. "Non è neanche immaginabile che qualcuno possa usare un'occasione di felicità come un concerto pop per uccidere o ferire gravemente così tante persone", ha aggiunto, esprimendo le proprie condoglianze alle vittime e ai famigliari. "Questo presunto attentato terroristico non farà che rafforzare la nostra determinazione a lottare, assieme ai nostri amici britannici, contro coloro che progettano e commettono questi atti disumani".
foto: lastampa.it
Marta Pietrosanti