Cronaca
Strage Linate, "L'azienda Sea chiede scusa ai familiari delle vittime"
MILANO, 07 OTTOBRE 2011 - Nel corso della seduta del Consiglio comunale dedicata alla strage di dieci anni fa di Linate, il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, ha lasciato da parte il discorso e, parlando a braccio a chiesto scusa, "L'azienda Sea chiede scusa ai familiari delle vittime, a Milano e a tutti coloro che hanno avuto la loro vita segnata da quell'evento". [MORE]
In verità, all'epoca della strage, l'8 ottobre 2001, Bonomi non lavorava in Sea, quindi le sue sono state scuse simboliche ad ampio respiro. Durante la seduta, a preso la parola, Paolo Pettinaroli, presidente della «Fondazione 8 ottobre», nata nel 2001 come comitato dei parenti delle vittime, si è trasformata negli anni nell'organismo indipendente più importante in Italia sui temi della sicurezza aerea. Nel volto e nelle parole del presidente, esprimono tutta la commozione, il dolore di una ferita che non può rimarginarsi.
Parlando del processo dichiara Pettinaroli, "È stata una farsa all'italiana, noi non volevamo che la gente finisse in galera, volevamo solamente che la legge facesse la sua parte e che queste persone che sono state assolte da tutto fossero state impiegate per un'azione sociale, l'indulto invece ha salvato tutti". In riferimento al rapporto tra il Comitato e il Comune di Milano,il presidente del comitato afferma che, "in questa fase della politica italiana è un esempio di vera partecipazione e collaborazione al di là dei colori di partito. Un esempio per tutto il Paese. Se siamo riusciti a ottenere certi risultati è stato grazie a questa unità. Oggi vorrei un'Italia più etica".
Messaggio di vicinanza ai parenti delle vittime e alla Fondazione è arrivato da parte del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, attraverso una lettera inviata dal Quirinale al sindaco Giuliano Pisapia, "la più sentita vicinanza e la personale partecipazione".
Il sindaco di Milano, Pisapia, ha sottolineato che "Oggi Milano è una capitale della sicurezza aerea, il Comune intende favorire concretamente il lavoro di squadra tra le diverse organizzazioni di sicurezza e candida la città a diventare un modello europeo in questo settore. Lo dobbiamo non solo alle vittime e alle loro famiglie, ma a Milano, alla sua storia, alla sua coscienza civile".
Infine, con 39 favorevoli su 39 consiglieri, il Consiglio ha votato un ordine del giorno, presentato in aula dall'esponente del Pd Marco Cormio, che impegna il Comune a creare un «Laboratorio sulla sicurezza» e ospitare un convegno internazionale con la Fondazione. "Le famiglie hanno saputo mettersi insieme e trasformare il dolore in energia positiva Oggi Milano, su una vicenda di questo genere, riesce ad esprimersi con un'unità che non sempre è facile trovare nelle istituzioni", così Cormio ha concluso il suo intervento.
Rosy Merola