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Strage in Cambogia: 349 morti

PHNOM PENH -  L’annuale Festa dell’Acqua di Phnom Penh , tradizionale festività religiosa cambogiana, è finita in tragedia. I morti accertati sono 349 e 440 i feriti, ma il bilancio è destinato a salire. La strage sembra essere stata provocata dall’ incauto tentativo della polizia di sfollare il ponte, che collega la capitale alla Diamond Island, usando gli idranti. [MORE]

La maggior parte delle vittime è stata calpestata dalla folla, il portavoce del governo ha detto che: “le vittime sono morte per lo più per soffocamento o per lesioni interne”. Secondo quanto riportato da un giornalista della Cnn, invece, i festoni a luci intermittenti che ricoprivano il ponte, raggiunti dall’acqua, avrebbero causato una forte scarica elettrica. Ma il governo cambogiano nega che qualcuno sia rimasto fulminato. Di parere contrario un medico che ha riferito che diversi cadaveri hanno segni di scosse elettriche.

Uno dei sopravvissuti ha raccontato che: «Stavamo attraversando il ponte verso Diamond Island, quando alcune persone hanno cominciato a spingere dal lato opposto. Ci sono state spaventose grida di panico. La gente ha iniziato a correre, cadendo le une sulle altre. Anch'io sono caduto. Sono ancora vivo perché qualcun altro mi ha rimesso in piedi»

Il primo ministro cambogiano Hun sen ha dichiarato: “E’ la tragedia più grande ad aver colpito il Paese negli ultimi 31 anni, dai tempi di Pol Pot”, scusandosi poi con i familiari delle vittime e col Paese, ha fatto sapere che giovedì sarà giorno di lutto nazionale.

Foto: Repubblica.it