Strage di Orlando: la moglie del killer avrebbe tentato di dissuaderlo. Rischia incriminazione
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ORLANDO (FLORIDA) - Nora Salman, la moglie dell'autore della strage di Orlando Omar Mateen, secondo quanto appreso dal Washington Post avrebbe tentato di dissuadere il marito dal compiere la sparatoria all'interno del Pulse.
In base ad alcune dichiarazioni rese da uno dei responsabili delle indagini sulla strage nella quale sono morte 49 persone e 53 sono rimaste ferite, alcuni giorni prima del massacro, la coppia avrebbe "sorvegliato il locale tra il 5 e il 9 giugno". Inoltre, secondo quanto riferiscono i media americani nella giornata di mercoledì 15 giugno, la donna sarebbe stata a conoscenza dell'efferato piano del compagno e lo avrebbe accompagnato a comprare persino il fucile semiautomatico con cui Mateen ha ucciso e ferito le vittime nel club gay Pulse. La donna, convocata dalla Polizia Federale, rischierebbe di essere incriminata in quanto non avrebbe informato le autorità del piano ideato da suo marito.
[MORE]
Secondo svariate indiscrezioni, risulta possibile che Omar Mateen, sposato e con un figlio, fosse omosessuale e che frequentasse i luoghi della comunità lgbti di Orlando. Questa tesi è stata avvalorata anche dal New York Post che cita un'intervista che l'ex moglie di Mateen ha rilasciato ad una tv brasiliana: la donna ha dichiarato che in un'occasione, il padre del killer lo avrebbe chiamato gay in sua presenza. Anche Micah Bass, proprietario del Revere, un altro locale gay di Orlando, ha confermato all’Fbi che Omar Mateen ha visitato il suo locale varie volte. La rivelazione segue quella di Jim Van Horn, il quale ha riferito all’Ap di aver visto il giovane diverse volte al bar del Pulse: “Era omosessuale e cercava di rimorchiare uomini”.
Luigi Cacciatori
Immagine da leccenews.it