Cronaca

Strage di Boston: si cercano i dispersi su Twitter e con Person Finder

BOSTON, 16 APRILE 2013 - Salgono ad oltre 140 i feriti, mentre almeno 3 sono i morti della terribile strage dovuta alle due esplosioni che hanno avuto luogo durante la maratona annuale della città, la più antica del mondo. Tra i morti anche un bambino di 8 anni, tra i feriti ci sono anche gravissimi casi di amputazione.[MORE]

Ma ci sono anche i dispersi, persone che sono riuscite a scampare la tragedia o che purtroppo ci hanno rimesso la vita, ma che ancora non sono stati trovati da parenti, amici, e dalle forze dell'ordine. 

La tecnologia digitale in questi casi viene in aiuto. Google ha messo a disposizione lo stesso servizio che fu utile dopo il terremoto di Haiti. Si tratta di Person Finder, un "motore di ricerca" su cui si possono cercare le persone presenti all'evento che risultano ancora disperse inserendo il loro nome, si possono dare notizie ed informazioni sulle persone trovate, oppure si può inserire il proprio nome per far sapere che si è salvi. Sono già 3000 le persone che hanno segnalato il proprio nome al servizio.

Intanto anche Twitter si muove per dare una mano alle famiglie dei dispersi creando gli hashtag #bostonmarathon e #prayforboston, sui quali si semplifica la ricerca delle persone care, dal momento che tutti i presenti possono riportare la propria testimonianza.

Tutti i social network stanno provvedendo a rendere le proprie piattaforme dei luoghi in cui condividere testimonianze, lanciare appelli e consigli su come muoversi in città se proprio è necessario.

Fonte: Il Messaggero

 

Valentina D'Andrea