Strage dei senegalesi a Firenze, il Coisp: "No all'ennesimo tentativo di addossare alla Polizia"
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FIRENZE, 14 DICEMBRE 2011- “Assistiamo, di fronte all’ultimo grave fatto di cronaca, all’ennesima strumentalizzazione della realtà per fini probabilmente solo di scontro politico con la solita chiamata in causa della Polizia cui viene richiesto di addossarsi compiti che non le spettano affatto.[MORE]
I Tutori dell’Ordine fanno già, compiutamente e molto bene, ciò che devono. Ci aspettiamo, con questo nuovo corso che l’Italia ha intrapreso, un’altrettanto concreta assunzione di responsabilità da parte di Politica ed Istituzioni, che tornino a riempire di contenuto il ruolo ricoperto”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, risponde ad alcuni interventi seguiti alla mattinata di terrore che ha attanagliato Firenze, dove un uomo di 50 anni, Gianluca Casseri, militante di estrema destra, si è recato al mercato di piazza Dalmazia ed ha aperto il fuoco su un gruppo di ambulanti senegalesi, lasciando al suolo due morti ed un ferito gravissimo, poi è andato al mercato di San Lorenzo dove ha ferito due ambulanti, e infine, dopo essere stato accerchiato dalla Polizia, si è ucciso sparandosi con una 357 Magnum in un parcheggio.
Nei “commenti del giorno dopo”, infatti, è stata sottolineata l’appartenenza dell’assassino “ad un’organizzazione fascista” rispetto alla quale “é necessaria – si è detto – un’attenta vigilanza specie degli organi di Polizia”.
“Intanto – aggiunge Maccari – c’è da dire come non sia realisticamente possibile inquadrare i fenomeni di violenza ed illegalità in un determinato contesto politico, tanto per sgombrare il campo da inutili e inopportuni tentativi di attaccare gli avversari su fatti del genere. Ma meno che mai è concepibile pensare che la vigilanza tanto invocata da qualcuno, che la Polizia garantisce già pienamente nonostante le gravissime carenze che assillano il Comparto, possa evitare episodi che presentano caratteristiche di estemporaneità tali da manifestarsi più come l’improvviso scoppio di un profondo disagio che come un fenomeno di criminalità in senso tradizionale”.
“Sacrosante in tal senso sono state le parole del Ministro dell’Integrazione, Andrea Riccardi - ha proseguito il Segretario del Coisp -, che ha parlato senza mezzi termini di ‘un terreno nel nostro Paese che è agitato’, di ‘un momento difficile per tutti’, sottolineando che ‘se questi fenomeni si ripetono, non si prevengono, è un problema di clima sociale, non certo di ordine pubblico, in quanto la Polizia si muove bene”.
“Uomini e donne della Polizia di Stato – conclude Maccari – non possono davvero fare più di quanto già compiono eroicamente ogni giorno. Governare fenomeni sociali legati alle diuturne condizioni di vita degli italiani e frutto di anni ed anni di esasperanti inefficienze e malagestione di problematiche ignorate e sottovalutate è compito di chi ha la gestione politica ed amministrativa del Paese”.
Ufficio stampa Coisp