Economia
Stop ai conti correnti gratis per i pensionati: danneggiano le banche
ROMA, 15 MARZO 2012 – Il decreto sulle liberalizzazioni prevede la gratuità dei conti correnti per i pensionati che ricevono fino a 1.500 euro mensili, ma il governo ha intenzione di intervenire a riguardo con un provvedimento che annullerà il beneficio. Lo ha annunciato il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo sottolineando come questa misura rappresenterebbe un danno per le banche. Polillo ha specificato che, le misure sui conti correnti gratis per i soggetti titolari di trattamenti pensionistici fino a 1.500 euro, comportano “un notevole danno per le banche, potrebbero causare un'ulteriore stretta creditizia che si riverbererebbe inevitabilmente sulle imprese e le famiglie". Inoltre, rileva "come la disposizione sulla riduzione delle commissioni interbancarie si risolverebbe in una riduzione dei ricavi per le banche con effetti indiretti anche sul gettito fiscale". [MORE]
Sempre secondo quanto riferito dai bollettini, Polillo ha segnalato come la commissione Bilancio del Senato abbia ritenuto di dare nulla osta sul punto per la mancanza di effetti diretti sulla finanza pubblica, malgrado la contrarietà del Governo e ha fatto dunque presente che “il Governo si riserva di intervenire in merito, presumibilmente con un successivo provvedimento, data la difficoltà di introdurre modifiche a quello in esame". Polillo, come si legge nel bollettino delle commissioni parlamentari, ha ricordato come le disposizioni "siano state introdotte nel corso dell'esame presso il Senato con il parere contrario del Governo”, tale contrarietà sarebbe dovuta “più che a motivazioni di merito, a ragioni di metodo, in quanto sarebbe stata preferibile la convocazione di un tavolo tecnico tra i soggetti interessati, piuttosto che intervenire con legge". Il Sottosegretario osserva peraltro come “la disposizione porrebbe anche problemi di natura applicativa, non essendo espressamente prevista l'esclusione dei soggetti che percepiscono altri redditi tali da fare superare, magari largamente, la soglia dei 1.500 euro mensili".
Giulia Cancedda
(fonte foto: lucatelese.it)