Politica
Stato di Palestina, camera approva due mozioni contrastanti
ROMA, 27 FEBBRAIO 2015 - Fatta slittare per più di un mese, la discussione e votazione riguardo il riconoscimento dello Stato di Palestina si è svolta oggi alla Camera.
I deputati hanno discusso le sei mozioni presentate dai vari gruppi, approvandone due: quella presentata dal Partito Democratico, che ha ottenuto 300 voti favorevoli e 40 contrari (59 gli astenuti) e quella di Area Popolare (Scelta civica, Udc, Ndc) che è stata approvata con 237 sì e 84 no (64 astenuti).
E’ stato dunque riconosciuto lo Stato palestinese? Niente affatto. [MORE]
Le due mozioni approvate, oltre ad essere singolarmente prive di una conclusione pratica, sono frutto di vedute contrastanti tra loro:
la mozione PD firmata Speranza, Locatelli, Marazziti costituisce una intenzione del governo “ a sostenere in ogni sede l’obiettivo della costituzione di uno stato palestinese che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo stato d’Israele, sulla base del reciproco riconoscimento e con la piena assunzione del reciproco impegno a garantire ai cittadini di vivere in sicurezza al riparo da ogni violenza e da atti di terrorismo” ed a “promuovere il riconoscimento della Palestina quale stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, tenendo pienamente in considerazione le preoccupazioni e gli interessi legittimi dello stato di Israele”.
La mozione di Area Popolare, sostenuta da Scelta Civica, UDC ed NCD appare in contrasto con le intenzioni della prima: nel testo si legge come l’eventuale riconoscimento della Palestina sia subordinato al “raggiungimento di un'intesa politica tra Al-Fatah e Hamas”, al ripristino dei negoziati per la pace e all’abbandono di strumenti violenti per la risoluzione del conflitto mediorientale. Le parole espresse in aula da alcuni firmatari della mozione, come Rabino e Cicchitto, confermano la linea di Area Popolare, che vede il riconoscimento dello stato come prematuro ed inopportuno.
Sì immediato allo Stato di Palestina era stato invece chiesto dal movimento 5 stelle, che nella sua mozione(respinta dall’aula) chiedeva al governo di “riconoscere pienamente e formalmente lo Stato di Palestina nei confini del 1967 secondo le risoluzioni delle Nazioni Unite”.
In sostanza, la maggioranza vota sì a due mozioni espressione di una linea differente sulla questione mediorientale, ma che non possono essere totalmente definite contrastanti, in quanto entrambe non produrranno un effetto concreto ma solo un impegno da portare avanti in ogni sede che non prevede, per ora, un riconoscimento formale dello Stato.
Per meglio chiarire le conseguenze della votazione di oggi, è sufficiente guardare alle reazioni:
Israele gioisce tramite un comunicato dell’ambasciata “Accogliamo positivamente la scelta del Parlamento italiano di non riconoscere lo Stato palestinese e di aver preferito sostenere il negoziato diretto fra Israele e i palestinesi, sulla base del principio dei due Stati, come giusta via per conseguire la pace”.
Il Movimento 5 stelle, tramite il deputato Di Stefano, esprime sconcerto: "Al governo o sono dei dissociati o sono in malafede".
Anche la minoranza PD, subito dopo le parole di apertura di Gentiloni, ha manifestato il proprio disaccordo come spiegano le parole di Stefano Fassina:” "Se il governo ha dato parere favorevole alla mozione di Ncd sulla Palestina è ridicolo. Quel testo è il contrario della nostra mozione perché non prevede il riconoscimento dello stato di Palestina. Io la mozione di Ncd non la voto e non la votano neppure molti parlamentari del Pd"”.
Lo Stato palestinese è già stato riconosciuto da Spagna,Francia, Gran Bretagna, Svezia (che ha di recente aperto la prima ambasciata palestinese in europa), è membro osservatore delle nazioni unite oltre che essere riconosciuto dal parlamento europeo ma la nostra maggioranza appare confusa sulla questione mediorientale ed, in generale, sulla politica estera come spesso denunciato dalle opposizioni e lo dimostra questa mattina con un voto che sa di pasticcio.
(foto da rt.com)
Samy Dawud