Estero

Stati Uniti e Unione Europea: Assad deve andarsene

 BERLINO, 18 AGOSTO 2011- Dopo cinque mesi di scontri, morti, e repressione, è ora che il presidente siriano Bashar al-Assad se ne vada; a chiderlo sono a gran voce il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, l'Alto rappresentante Ue per la politica estera Catherine Ashton, e i leader di Francia, Germania e Gran Bretagna, Nicolas Sarkozy, Angela Merkel e David Cameron.[MORE]

Con un ordine esecutivo della Casa Bianca, inoltre, sono stati stabiliti nuovi congelamenti di beni siriani in Usa, ed è stato vietato ai cittadini statunitensi di fare qualunque tipo di investimento in Siria.

Poche ora prima Assad aveva dichiarato, al telefono con il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, di aver imposto la "sospensione delle operazioni militari e di polizia" in varie località del Paese, nonostante testimonianze di gente sul posto che aveva riferito di altri arresti e violenze un pò in tutto il territorio dello stato mediorientale.

Quasi in contemporanea, è arrivato il comunicato congiunto di Merkel, Sarkozy e Cameron, che hanno affermato che Assad "ha perso ogni legittimità, invitandolo a rendersi conto del rifiuto totale del suo regime da parte del popolo.

Il bilancio della repressione, intanto, continua a salire, fino a toccare quote vicine ai 1.900 morti; cifre spaventose, che comincerebbero a far paventare anche l'ipotesi di crimini contro l'umanità.

Simona Peluso