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Starr l'uccisore, "avo" di Conan il barbaro torna in fumetteria
Roma, 5 marzo - Dai territori oscuri della stupefacente fantasy Marvelliana degli anni ’70, Panini Comics torna a proporre “for mature readers” la saga di “Starr l’uccisore”.
Egregiamente immortalato dal tratto underground di Richard Corben e modellato dal mitico Roy Thomas grazie alle influenze delle storie howardiane di Conan il barbaro, Starr l’uccisore è tornato ad essere protagonista del terzo millennio nello splendore delle grandi dimensioni di questo cartonato in edizione "deluxe" di pregevole fattura.
Grazie ai testi di Daniel Way, la storia di questo guerriero viene narrata attraverso uno stratagemma che vede un romanziere, Len Carson, immaginare Starr impegnato a difendere il suo regno da un’invasione demoniaca.
In verità, sarà però lo stesso Carson a determinare inconsciamente le vicissitudini che coinvolgeranno l’uccisore, finché questo con l’ausilio di un incantesimo, giungerà nel XX secolo, eliminerà il suo creatore e tornerà nel suo mondo ancestrale, libero di vivere avventure senza essere diretto da alcuno.
Nella cronologia dei barbari proposti al pubblico dalla casa delle idee, sta di fatto che Starr è uscito prima di Conan, Red Sonja e Kull e per questo è ricordato come il primo vero barbaro della Marvel.
Fumetto imperniato sulla violenza "Starr The Slayer" – in Italia l’uccisore - fondamentalmente, è un fumetto di intrattenimento, a volte anche ironico, con testi sopra le righe e disegni che, tra i mitici giochi d’ombra e il lay-out delle tavole di Corben, riesce ancora ad offrire al lettore la possibilità di comprendere quanto un revival pop come questo resti indubbiamente affine ai seventies, ma capace di incuriosire ed interessare anche i millennials dei nostri giorni.
Maurizio LOZZI