Salute

Staminali: canton Ticino,nasce centro terapie cellulari

 - Roma, 7 apr. - Il Canton Ticino diventala "culla" della scienza per la vita. Con l' avvio del Cardiocentro Cluster for Life Sciences, Lugano pone le basi per essere un punto di riferimento internazionale nella ricerca applicata e nelle terapie cellulari. "Le cellule staminali rappresentano il vero futuro della medicina; siamo infatti convinti che tra cinque anni le terapie cellulari daranno un contributo importantissimo nella cura di particolari malattie", afferma Gianni Soldati, responsabile del Cardiocentro e direttore scientifico della Swiss Stem Cell Bank -SSCB- la banca svizzera delle cellule staminali.[MORE] Il Cardiocentro Cluster nasce dall'esperienza maturata in ambito scientifico da diversi soggetti: dal Cardiocentro Ticino alla SSCB, leader nel bancaggio delle staminali cordonali, dall'Universita' della Svizzera italiana alla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana (SUPSI) al Laboratorio di Diagnostica Molecolare che e' stato sviluppato all'interno del Cardiocentro stesso. "La creazione del Cluster e' stata un'iniziativa naturale -continua Soldati-. Era necessario strutturare le attivita' che si concentravano su di un unico ambito: le terapie cellulari sull'uomo. Nel luglio 2004, primi in Svizzera, siamo partiti con un intervento pionieristico: un trapianto di cellule staminali nel miocardio di un paziente colpito da infarto. Adesso vogliamo dare corpo ad una serie di progetti che ruotano sempre attorno alle cellule staminali".
Nel cantiere del Cluster c'e' l'avvio di una banca per la conservazione delle staminali da tessuto adiposo, dove invece si conservano staminali da sangue del cordone ombelicale. "Si passera' direttamente dal prelievo alla conservazione attraverso una serie di passaggi che permetteranno di selezionale queste cellule per i futuri impieghi", precisa Soldati. Tra i progetti in corso c'e' "Stagra", progetto per la costruzione di un dispositivo di trattamento del tessuto adiposo per l'estrazione di cellule staminali mesenchimali.
Spiega il direttore scientifico di SSCB: "Lo scopo di questo progetto e' quello di sviluppare una macchina automatizzata ad alta efficienza che separi e concentri le cellule staminali adulte provenienti dal tessuto adiposo di un paziente per poterle reinfondere nel medesimo paziente o con finalita' di stoccaggio autologo". SSCB, in collaborazione con la Supsi, sta inoltre sviluppando anche il progetto "Tenociti" per permettere la differenziazione di cellule staminali mesenchimali in tenociti, ovvero le cellule che compongono i tendini e che dovrebbero permettere una loro ricostruzione. "Parliamo di un sistema di attuazione controllata che permetta di generare una particolare tensione si di un Patch composto da particolare fibre polimeriche biocompatibili", continua Soldati preannunciando che presto "si arrivera' all'edificazione dello Swiss Stem Cell Institute che sara' lo stabile dove tutti questi progetti potranno avere una continuita' fisica oltre che intellettuale". "Siamo orgogliosi di aver contribuito alla nascita del Cardiocentro Cluster sia per l'importanza che questo gruppo avra' nella ricerca applicata, sia perche' abbiamo potuto portare la nostra esperienza maturata nelle staminali cordonali al servizio della scienza", osserva Paolo Martinelli, direttore generale di SSCB. "Sviluppare il tema delle staminali e' fondamentale non solo per il mondo scientifico e medico, ma anche per quei genitori che hanno voluto affidare a noi il sangue cordonale del loro figlio. Una scelta per la vita che oggi si coniuga con il cluster della scienza per la vita".