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NEWTOWN, CONNECTICUT (USA), 15 DICEMBRE 2012- E’ il giorno dopo la strage che ha colpito Newtown, Connecticut, e le polemiche già divampano. Opinione pubblica, giornali, cittadini, nessuno si sottrae alla domanda del come sia possibile che un uomo entri in una scuola e uccida un’intera classe. Sicuramente è più semplice in un paese in cui è legale possedere un’arma. [MORE]
Il presidente Obama ha commentato: «Troppe volte siamo passati per questi episodi. Dobbiamo unirci per prendere decisioni di rilievo al fine di prevenire altre tragedie».
Sui giornali la questione diventa tutta politica. “The New York Times” scrive in merito alla tragedia ponendo il problema di come la diffusione delle armi sia stata affrontata da repubblicani e democratici nel corso degli ultimi anni. Nell’ultima campagna elettorale, Obama ha parlato della «necessità di buon senso nell’uso delle armi» e ha detto che supporterebbe chiunque proponesse un divieto in merito al loro utilizzo libero. I democratici del presidente tuttavia, scrive il “New York Times”, «vivono nella paura delle lobby delle armi» e secondo l’articolista difficilmente appoggerebbero delle proposte di legge. «I reubblicani poi non lo faranno mai, perchè sono impantanati in un’ideologia che si oppone ad ogni controllo sulle armi».
Mentre la questione è già diventata politica, la gente aspetta di conoscere il profilo dell’assassino, il quale avrebbe avuto anche un complice. La paura delle armi è un fattore con cui è necessario convivere negli Stati Uniti. E tuttavia, dalle statistiche di questi ultimi anni, emerge chiaramente come la popolazione americana ritenga opportuno possedere un’arma.
Federica Sterza
Foto www.lapresse.it