Societa'
Ss 106: Bevacqua, 3° megalotto è frutto dell'impegno di governo e Regione
COSENZA, 05 AGOSTO - "Non si puo' non esprimere la piu' viva soddisfazione per il via libera del Governo al finanziamento del terzo megalotto della statale 106 ionica relativo alla tratta Roseto Capo Spulico-Sibari, perche' si mette mano all'opera di ammodernamento di ben 38 chilometri dell'importante arteria di comunicazione, grazie a un investimento di 237 milioni di euro e perche' la decisione inaugura una fase nuova, di svolta, che chiude finalmente una storia infinita di ritardi, tentennamenti, lungaggini e lentezze". [MORE]
E' quanto dichiara il consigliere regionale Domenico Bevacqua (Pd), presidente della Commissione "Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente" di Palazzo Campanella, che aggiunge: "Questo risultato, che imprime uno nuovo positivo slancio realizzativo ad un'opera che e' fondamentale per il rilancio della Calabria e dello stesso Mezzogiorno, e' il frutto di un impegno che bisogna riconoscere sia al Governo nazionale sia al presidente Oliverio ed alla Giunta regionale calabrese, e ad una fruttuosa sintonia politico-istituzionale che fa giustizia dei limiti di credibilita' e di tutto quello scenario di dubbi e diffidenze che hanno caratterizzato le precedenti stagioni. Per me - continua Bevacqua - e' motivo di particolare soddisfazione in quanto convinto del valore particolare di quest'opera che considero altamente qualificante e che da tempo ho messo al centro del mio impegno.
Ho avuto modo di ribadirlo, del resto, proprio di recente in Aula nel corso del dibattito tenuto in Consiglio sul Piano Trasporti. Ritengo la realizzazione di questa grande opera pubblica un punto decisivo importante non solo per il rafforzamento del sistema infrastrutturale e per i collegamenti da e verso la Calabria, e per le notevoli ricadute positive in termini economici ed occupazionali, ma anche perche', in sintonia con il necessario rilancio dell'aeroporto di Crotone - conclude - puo' rompere il secolare isolamento che ancora caratterizza la fascia ionica calabrese valorizzando la sua naturale vocazione a svolgere un ruolo di cerniera con lo stesso asse adriatico". (Agi)