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Sri Lanka, sale a 359 il numero delle vittime: l’Isis rivendica gli attacchi

COLOMBO, 24 APRILE - Sono 359 le vittime degli attentati di Pasqua in Sri Lanka. La polizia locale, per mezzo del portavoce Ruwan Gunasekera, ha fatto sapere che tra i morti vi sono anche 45 bambini. Si aggiorna così il bilancio precedente che parlava di 321 vittime, mentre lo Stato Islamico rivendica gli attacchi e diffonde foto e nomi dei sette attentatori suicidi. L’allerta terrorismo rimane alta e si temono nuovi attentati: poche ore fa è stata completata un’esplosione controllata di un ordigno in un cinema di Colombo.

Nel frattempo, la polizia srilankese ha fermato 40 persone ritenute sospette. Tra queste il conducente di un furgone utilizzato dai terroristi per giungere sul luogo della strage e il proprietario di una casa dove abitavano alcuni di loro. La rivendicazione dell’Isis smentisce dunque il governo srilankese, che subito dopo gli attentati aveva attribuito le responsabilità al National Thowheeth Jama’th, un gruppo terroristico islamista attivo nel Paese. 

“Gli attacchi kamikaze di Pasqua potrebbero essere stati una rappresaglia per i fatti di Christchurch”, ha dichiarato il viceministro della Difesa Ruwan Wijewardene. Il riferimento è all’attacco contro i musulmani avvenuto a Christchurch, in Nuova Zelanda, dove lo scorso 15 marzo cinquanta persone erano state uccise in due moschee. 

Intanto il Guardian, citando fonti di polizia,riporta la notizia secondo cui un furgone carico di esplosivo potrebbe trovarsi in città. Le misure di sicurezza sono quindi state ulteriormente rafforzate nelle zone adiacenti ad edifici governativi e stazioni di polizia.

Claudio Canzone 

Fonte foto: huffingtonpost.it