Estero

Spunta in rete il video delle due italiane rapite in Siria "Siamo in pericolo"

SALERNO, 1 GENNAIO 2015 - In un video diffuso su internet e pubblicato sul canale "Islamic Sham" di You Tube, le drammatiche immagini delle due italiane rapite in Siria il 31 luglio scorso. Le due volontarie Greta Ramanelli, 20 anni, e Vanessa Marzullo, 21 anni, appaiono in video coperte dallo chador e vestite di nero, con in mano un cartello datato 17 dicembre, giorno in cui si presume sia stato girato il filmato, e in cui chiedono aiuto poichè sono in "grave pericolo". Le due italiane appaiono impaurite. Greta parla alla telecamera in inglese, tenendo gli occhi bassi: " Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. Supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa prima di Natale. Siamo in estremo pericolo e potremmo essere uccise", dice la giovane con voce tremante. "Il governo e i suoi mediatori sono responsabili delle nostre vite",conclude Greta senza mai alzare lo sguardo. La sua amica, Vanessa, di fianco non batte ciglio la fissa solo per pochi istanti e poi anch'ella cala lo sguardo.

Greta e Vanessa: fonti italiane non confermano nè smentiscono l'autenticità del video

Al momento la Farnesina non ha confermato la veridicità del filmato. Le due donne sarebbero tenute in ostaggio dal gruppo  dei qaedisti del fronte Jubath al-Nusra e non dei miliziani dello Stato islamico come si era temuto a lungo. Il link del video è stato pubblicato su You Tube dal giornalista arabo, Zaid Benjamin, su twitter (@zaidbenjamin) e poi riportata da numerosi altri profili, con l'hashtag #Syria A Video shows 2 Italian hostages believed they were aid workers held by Jabhat Al-Nusra

Ill padre di Vanessa Marzullo, subito dopo aver guardato il video della figlia con l'altra giovane rapita, ha così commentato: "Non ci sono parole per il video". "Abbiamo visto quelle immagini, le prime immagini di Vanessa e Greta da mesi, Sembra stiano abbastanza bene anche se in una condizione difficile". Ed ha poi aggiunto: "Siamo contenti di averle viste, siamo ottimisti". Ed inoltre, continua Salvatore Marzullo, "alla Farnesina stanno continuando il loro lavoro". Intanto da una fonte dell'intelligence italiana, arriva la notizia che la trattativa per riportare a casa le due giovani donne è " in una fase delicatissima, consentiteci di lavorare in silenzio".

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La  presidente della Camera, Laura Boldrini,, appresa la notizia, ha dichiarato: "Mi auguro che noi, nel riserbo necessario di questi casi, si riesca a riportarle a casa. Le ragazze mandano un grido di soccorso, un sos, chiedono aiuto. Certo, non sappiamo quanto questo video sia attendibile ma la situazione di queste ragazze è angosciante", conclude la Boldrini.

Le due italiane furono rapite in Siria il 31 luglio 2014 nei pressi di Alabsmo vicino ad Aleppo. Avevano fondato il Progetto Horryaty ed erano arrivate solamente 3 giorni prima in Siria da Atma, a pochi chilometri di distanza dall'omonimo campo profughi. Il quotidiano libanese 'Al-Akhbar' (anti-israeliano e considerato vicino alle milizie sciite di Hezbollah), aveva ricostruito e poi pubblicato il rapimento delle giovani italiane, che sarebbero state rapite e poi vendute a diversi gruppi islamici, ma senza mai finire nelle mani degli jihadisti sunniti dello Stato Islamico (IS), per poi infine, essere attratte con l'inganno nella ''casa del capo del Consiglio rivoluzionario di Alabsmo'.

 

(foto:notiziarioitaliano.it)

Filomena I. Gaudioso