Cronaca
Sportello Appalti: Cappellacci, lavoriamo per aumentare partecipazione imprese sarde
CAGLIARI, 8 OTTOBRE 2013 - Quest'oggi è stato divulgato il seguente comunicato: "Lavoriamo per ribaltare dati, che oggi vedono una partecipazione non sufficiente delle imprese sarde agli appalti pubblici, affinché sia possibile produrre più sviluppo e occupazione nella nostra isola". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Ugo Cappellacci, intervenuto ieri mattina alla presentazione del bilancio del primo anno di attività dello Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche.
"Nel biennio 2011- 2012 - ha spiegato il Presidente - solo il 40% delle gare d’appalto bandite nell'isola è stato affidato a imprese sarde, per un valore complessivo di 1 miliardo e mezzo di euro. Dobbiamo invertire questa tendenza affinché capitali e lavoro restino nella nostra isola". "Oltre all'azione incisiva svolta da Sardegna Ricerche con il sostegno della Regione - ha evidenziato il Presidente - occorre fare un salto in avanti, realizzando un mercato regionale degli appalti, dotato di una piattaforma informatica dedicata, in cui siano individuate le imprese del territorio regionale e che costituisca il primo strumento per la diffusione delle informazioni e per l’acquisto di beni e servizi per tutte le pubbliche amministrazioni regionali.
"Lo sportello appalti - prosegue il Presidente - rappresenta pertanto il punto di partenza di un sistema qualificato, che promuova la connessione in rete delle nostre imprese e renda più competitivo il nostro sistema economico. Anche questa è una scelta di rottura con il passato e parte di quel cambiamento a misura di cittadino, di impresa e di territorio che stiamo costruendo per la Sardegna".
"Se consideriamo la media dei posti di lavoro prodotti da ogni appalto pubblico, che secondo l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici è uno ogni 63 mila euro di spesa (23600 per un miliardo e mezzo), risulta evidente - ha concluso il presidente- quanto l'azione intrapresa sia fondamentale per dare nuova linfa alla Sardegna e ai suoi territori".
Fonte: www.regione.sardegna.it [MORE]