Cronaca
"Sporco negro" e botte al suo dipendente di colore: condannato il datore di lavoro "schiavista"
Milano, 30 Maggio - Sul posto di lavoro era costretto a tenere un cartello con su scritto: "Negro non capace di lavorare ma capace di prendere soldi". Il titolare della ditta, gli si rivolgeva, inoltre, con epiteti razzisti come "Sporco negro". Il 26 maggio scorso, si è verificato il riscatto giudiziario per un operaio cingalese di 47 anni, che dopo tante vessazioni e umiliazioni, aveva trovato il coraggio di querelare il suo datore di lavoro, P.M., 38 anni.[MORE]
Il gup di Milano, Andrea Salemme, ha condannato col rito abbreviato il proprietario di un’azienda di Segrate a 2 anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti con l'aggravante dell'odio razziale. E' stata disposta una provvisionale di 30mila euro in anticipo sul risarcimento da stabilire in sede civile alla vittima.
Nell'ultimo episodio contestato, il 13 maggio dell’anno scorso, il datore di lavoro aveva colpito il dipendente di colore con calci e pugni per una banale discussione su un giorno di ferie. Nelle motivazioni contestuali alla sentenza, i comportamenti dell'imputato sono definiti di un "razzismo volgare" e si afferma che "la deriva verso l'incivilta' non deve trovare proseliti in un luogo di lavoro".
Secondo il gup, "il concetto del padronato denuncia accenti schiavistici che appartengono a parentesi oscure della storia dell'umanita': quanto di piu' lontano dall'ossequio dovuto alla dignita' del lavoratore". Un episodio riprovevole, dettato dall’ ignoranza e dall’intolleranza, che, per fortuna, ha trovato un giusto epilogo in sede giudiziaria.
Davide Scaglione