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Spike Lee vuole Colin Firth nel remake di "Old Boy"

Antonio Maiorino
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Spike Lee vuole Colin Firth nel remake di "Old Boy"
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NAPOLI, 14 NOVEMBRE 2011 - Lavori in corso per il remake americano del film "Old Boy", l'apprezzato film a firma del regista coreano Park Chan-wook, che compone la cosiddetta "trilogia della vendetta" insieme a "Mr. Vendetta" e "Lady Vendetta". L'adattamento in lingua inglese sarà opera di Spike Lee, che è già da tempo attivamente impegnato nel completamento di un cast che si preannuncia di buonissimo livello. Dopo il consenso di Josh Brolin ad interpretare il ruolo del protagonista, Lee sarebbe in trattativa con Colin Firth per ottenerne le prestazioni del villain, il cupo Adrian, uomo del mistero, che fa rapire il protagonista del film e lo rinchiude in una stanza d'albergo per dieci anni.[MORE]

Firth, premio Oscar come miglior attore protagonista l'anno scorso per il film "Il discorso del re", avrebbe dovuto curiosamente prender parte al debutto in lingua inglese di Park Chan-wook nel film "Stoker", di cui era in lizza per il ruolo chiave prima che saltasse l'affare. L'attore inglese sarà presto sul grande schermo nel remake di "Gambit" e nel revenge movie "The Railway Man", storia di un sopravvissuto alla costruzione della ferrovia della morte a Burma nel corso della Seconda Guerra Mondiale, che decide di mettersi alla ricerca dei suoi carnefici.

Anche "Old Boy" è un revenge movie. La vicenda è quella di un padre di famiglia inspiegabilmente prelevato ed incarcerato in una stanza d'albergo per dieci anni, poi improvvisamente liberato. Gli vengono dati vestiti, soldi e cellulare, ma il suo chiodo fisso è quello di pareggiare i conti con il proprio misterioso aguzzino e carceriere.

Non farà parte del cast del remake americano l'attrice Rooney Mara. La giovane statunintense, recentemente in collaborazione con David Fincher ("Social Network", "Uomini che odiano le donne") ha infatti declinato l'offerta di Spike Lee. Avrebbe dovuto interpretare la figlia del protagonista.

Antonio Maiorino


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Scritto da Antonio Maiorino

Giornalista di InfoOggi

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