Politica
Spese pazze in Regione, si chiudono le indagini: 41 avvisi di garanzia in Emilia
BOLOGNA, 10 NOVEMBRE 2014 – Proprio in queste ore la Guardia di Finanza sta notificando 41 avvisi di garanzia in seguito alla maxi inchiesta condotta sulle spese pazze In Regione. Le accuse ipotizzate sono di peculato e truffa a seconda degli episodi contestati. Il maggior numero di esponenti nel mirino dei pm appartiene al Pd, che è però anche il gruppo più numeroso. [MORE]
E’ di nuovo bufera tra i palazzi di via Aldo Moro. Secondo l’Ansa, la Guardia di Finanza è a lavoro su 41 avvisi di garanzia, tutti da notificare in seguito alla chiusura delle indagini sull'inchiesta della Procura di Bologna relativa alle spese dei consiglieri regionali dell'Emilia-Romagna. Si sapeva già da diversi mesi che tutti i capigruppo erano indagati. Per gli stessi capigruppo, i primi a essere indagati, si ipotizzano due reati: spese in proprio non pertinenti e omesso controllo su quanto speso dai colleghi di partito.
Il tutto avviene pochi giorni prima dalle elezioni regionali del 23 novembre, quando i cittadini emiliano-romagnoli si recheranno alle urne per eleggere il successore di Vasco Errani. Dimessosi a luglio, quest’ultimo, dopo la condanna in appello per falso ideologico nell'inchiesta “Terremerse” su un finanziamento ottenuto dalla cantina guidata dal fratello Giovanni. A differenza di quanto si era ipotizzato nei giorni scorsi, gli avvisi sono arrivati un po’ sorprendentemente prima delle urne. I candidati a un posto in Regione, dunque, potranno conoscere in anticipo il proprio status di indagato.
Giovanni Cristiano