Politica
Speranza: serve Patto-Paese per un nuovo Servizio sanitario
Speranza: serve Patto-Paese per un nuovo Servizio sanitario. "Con tutti dentro, anche rete extraistituzionale"
ROMA, 08 LUG - "Adesso dobbiamo fare una grande operazione, ridisegnare il Servizio sanitario nazionale dei prossimi anni, facendo salire a bordo tutti: Comuni, Regioni, servizi sociali, e anche una grande rete extraistituzionale, il partenariato sociale è decisivo.
E poi i sindacati, le imprese, il terzo settore. C'è bisogno si un grande patto-Paese con tutti dentro. C'è bisogno di tutti, a partire dal mondo della ricerca. Insieme possiamo vincere questa sfida". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza all'evento "La Casa della comunità: nuova cultura della salute", organizzato dalle Acli con l'Associazione Prima la comunità e l'Associazione Salute Diritto fondamentale, in collaborazione con la Rete Salute Welfare Territorio.
"Un Ssn all'altezza delle richieste dei cittadini si costruisce chiudendo definitivamente la grande stagione dei tagli e aprendo quella degli investimenti, - ha continuato il ministro - le risorse da sole non bastano, ma senza risorse è impossibile rispondere alla domanda crescente di salute che c'è nel nostro Paese. Ogni euro che mettiamo sulla salute deve essere considerato il più grande investimento sulla qualità della vita delle persone.
Dentro la crisi tutti hanno capito quanto conta avere un Ssn forte". Speranza ha poi spiegato: "Con il Pnrr abbiamo 20 miliardi per la Sanità, quando sono diventato ministro ne avevamo due di miliardi e sembrava una cosa eccezionale. Ma ora oltre alle risorse, dobbiamo aprire una nuova stagione di riforma del Snn e il Pnrr è la grande occasione. Il nodo fondamentale della riforma è l'assistenza territoriale. Il nostro obiettivo è diventare il migliore Paese in Europa per assistenza domiciliare".
"Le case di comunità - ha proseguito - devono diventare il primo luogo di presa in carico socio-sanitaria delle persone. Immagino un luogo in cui sanitario e sociale sono totalmente in relazione. L'ospedale deve essere il luogo delle acuzie, dove si affrontano e si risolvono problemi di alta complessità". Il ministro ha poi parlato della pandemia, sottolineando: "Il numero di decessi è crollato, e questo è il dato più importante per quanto mi riguarda. Fino a che non arriverà il giorno in cui ciascuna Regione ci dirà che ha zero decessi per sarà sempre una battaglia incompiuta".