Cronaca

Spari all'auto e all'azienda di Bacci, socio della famiglia Renzi

FIRENZE, 24 GENNAIO – Ieri due colpi di pistola sono stati sparati contro i finestrini dell'automobile in sosta, e con nessuno al suo interno, utilizzata da Andrea Bacci, 55 anni, presidente della Lucchese Calcio e imprenditore fiorentino, peraltro amico di Matteo Renzi.  [MORE]
I colpi sono stati esplosi a Scandicci (Firenze), nei pressi della sua ditta AB Florence. Neanche 24 ore dopo, tra 2 e le 4 di notte tra lunedì e martedì ci sono stati altri spari, questa volta sono finite nel mirino la vetrata e l’insegna dell’azienda. All'Ab Florence, che si occupa di pelletteria, ed è situata in via delle Nazioni Unite, sono arrivati i carabinieri e la scientifica che hanno eseguito una serie di rilievi. Si tratterebbe per ora di cinque colpi di pistola, ma le indagini sono ancora in corso.

Il presidente della società rossonera lucchese è titolare di un gruppo di aziende che superano i 60 milioni di fatturato tra pelletteria, logistica e packaging, ma anche le costruzioni. E proprio per quest’ultimo ramo non sono mancati recenti problemi con la giustizia. Infatti Bacci è, con altre sei persone, indagato in un'inchiesta della Guardia di finanza, i reati ipotizzati sono, a vario titolo, quelli di false fatture e ricorso abusivo al credito. L'imprenditore, su sua richiesta e in ordine agli spari, è appena stato sentito dai pm Luca Turco e Christine von Borries che indagano sul ricorso abusivo al credito e i reati fallimentari.

“Non ho idea di chi possa essere stato –ha dichiarato Bacci- sono stato ascoltato dai carabinieri e anche a loro ho detto di non aver ricevuto minacce da nessuno, non riesco a capire cosa ci sia dietro. Io comunque sono una persona perbene e dunque non ho paura”.
 

Giulia Piemontese

 

(immagine da: luccaindiretta.it)