Estero

Spagna e indipendenza Catalogna. Puigdemont: è golpe

SPAGNA, 21 OTTOBRE – Le misure annunciate oggi dal governo di Madrid sono "un colpo di stato contro il popolo della Catalogna, un ritorno al franchismo". Lo ha affermato il deputato del Pdecat, il partito del presidente Carles Puigdemont, Josep Lluis Cleries.[MORE]

“ E’ l’attacco del secolo al popolo catalano” ha scritto su Twitter la coordinatrice del PdeCAT Marta Pascal. Mentre il segretario di Podemos, Pablo Echenique, ha accusato Rajoy di “incendiare la Spagna e la Catalogna convocando elezioni con la forza e sospendendo la democrazia”.

Il governatore della Catalogna, Carles Puigdemont, rilascerà una dichiarazione ufficiale alle 21, intanto ha deciso di guidare la manifestazione di Barcellona che, inizialmente indetta per la scarcerazione dei due leader indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart è diventata il luogo di ritrovo delle migliaia di persone che contestano la scelta di commissariare la Catalogna. Alla notizia delle misure prese dal governo di Rajoy è stata ferma la reazione del partito Catalunya en Comu del sindaco di Barcellona Ada Colau che ha denunciato "l'offensiva autoritaria contro tutta la Catalogna" e un "grave attacco" ai diritti e alle libertà fondamentali. "Siamo un solo popolo contro l'oppressione ora dobbiamo rappresentare a livello politico questa unità", ha aggiunto. Intanto Podemos, attraverso il numero due del partito viola Pablo Echenique, si dichiara "sotto shock" davanti alla "sospensione della democrazia non solo in Catalogna ma anche in Spagna". "E' il peggior attacco del secolo" replica il Pdecat, il partito del presidente Carles Puigdemont, che con la coordinatrice Marta Pascal spiega: "A Madrid dicono che non vogliono l'indipendenza, ma solo loro che oggi si sono resi indipendenti dal popolo di Catalogna". Per il deputato Josep Lluis Cleries la misura è "un colpo di Stato contro il popolo della Catalogna, misure che sanno di franchismo, è un ritorno al 1975". Il leader di Ciudadanos Albert Rivera ha chiesto che elezioni siano convocate in Catalogna sotto commissariamento di Madrid il 28 gennaio.

“Caceroladas” di protesta spontanee si sono prodotte in molti comuni della Catalogna mentre le televisioni diffondevano la conferenza stampa nella quale il premier spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato le dure misure decise contro il governo di Barcellona, riferisce Catalunya Radio.

Intanto si apprende che la procura generale dello stato spagnolo ha già pronto il testo della denuncia per “ribellione”che presenterà contro il President Carles Puigdemont se nei prossimi giorni sarà dichiarata l'indipendenza della Catalogna, riferisce la stampa di Barcellona. Secondo La Vanguardia la denuncia potrebbe essere accompagnata da una richiesta di arresto per il President. Il codice penale prevede pene fino a 30 anni per questo reato, di cui potrebbero essere accusati anche i ministri catalani.

Fonte immagine: gdsit.cdn

Alessia Panariello