Economia
Spagna, crollano spread e produzione industriale. Madrid ripensa a una scuola sul modello tedesco
MADRID, 7 SETTEMBRE 2012- Vince la linea della Banca Centrale, e i mercati gioiscono, come impazziti; potrebbe essere questo un buon riassunto di quanto sta accadendo a livello borsistico in queste ultime ore, in cui i differenziali di Spagna e Italia rispetto ai Bund tedeschi sono calati considerevolmente, mentre gli indici delle varie piazze schizzano positivi come non accadeva da mesi.
E così, quello spread iberico che fino a due giorni fa superava agevolmente i 500 punti, è crollato sotto la soglia dei 450, raggiungendo ieri un livello record di 413, oltre cento punti in meno rispetto a quelli di partenza.[MORE]
In preda all'euforia, la Borsa di Madrid aprivava stamattina con un più 1,75 per cento, e un tasso di rendimento al 5,77 per cento che non si vedeva dal maggio dello scorso anno; numeri che fanno pensare, e che regalano speranza, nel giorno in cui la Spagna si ritrova in mano i dati dell'Istituto nazionale di Statistica, che parlano di una caduta media della produzione industriale del 5,8 per cento negli ultimi sette mesi.
Crolla lo spread, ma non il tasso di disoccupazione giovanile, che sale al 52 per cento e costringe il governo a correre ai ripari, e a ripensare un modello di formazione di stampo tedesco, che colleghi il mondo dell'educazione alle imprese, tramite l'accordo di collaborazione sottoscritto dal Consiglio Consiglio superiore delle Camere di commercio spagnoledi con l'Associazione tedesca delle Camere di commercio e industria (Dhk).
A partire dal prossimo anno, infatti, dovrebbe entrare in vigore il sistema di formazione "duale" che dal 2004 ha permesso a tanti giovani tedeschi di inserirsi in ambito professionale una volta terminata la formazione primaria, alternando per due o quattro anno lo studio teorico a tirocini remunerati.
La Spagna, insomma, spera di ottenere gli stessi risultati registrati in Germania, dove il 90 per cento degli studenti che seguono un percorso di formazione simile vengono integrati nell'organico delle imprese, in un progetto cui partecipano circa mezzo milione tra le maggiori aziende nazionali.
(immagine da: www.marketmovers.it)
Simona Peluso