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Soulages XXI secolo - L'incanto del Nero
ROMA, 7 APRILE 2013 – Monsieur Soulages, Pierre Soulages (Rodez, Aveyron, 1919), a più di 92 anni continua a sperimentare nel suo atelier parigino, situato nella leggendaria rue Schoelcher a Montparnasse. Al maestro dell’Astrattismo storico, considerato “il più grande pittore francese vivente”, è dedicata la prima retrospettiva italiana dal titolo “Soulages XXI secolo”, realizzata in collaborazione con il Musée des Beaux-Arts di Lione, a Villa Medici fino al prossimo 16 giugno.
L’esposizione, a cura di Éric de Chassey - direttore dell’Accademia di Francia a Roma - e di Sylvie Ramond - conservatrice responsabile del patrimonio artistico e direttore del Musée des Beaux-Arts di Lione - presenta un’ampia panoramica della produzione più recente dell’artista, che lui stesso ha selezionato insieme ai due richiamati commissari. Le opere in mostra, datate tra il 2005 e il 2012 - eccetto una pittura a catrame su vetro del 1948, Goudron sur verre, presente come riferimento storico - ne omaggiano la poetica modernamente classica, dalle tonalità black.
I lavori di Soulages catturano tutta la luce del nero. Già, il nero, una scelta inusuale, drammatica, silenziosa, esplorata all’estremo da decenni, a partire dal periodo degli “Outrenoirs” (ovvero “Oltreneri”, iniziato nel 1979), per rivelare i riflessi della luce su superfici opache, lucide, talvolta materiche, sempre nere, ad eccezione di rare incursioni cromatiche.
«Non sono io ad aver scelto il nero, ma è il nero che ha scelto me» ha dichiarato Monsieur Soulages, a ragione etichettato come “il pittore del nero”.
(Immagine: “Encre sur papier”, 2003, dal sito Exibart)[MORE]
Domenico Carelli