Cronaca

Sospeso lo sciopero del 23-27 Gennaio degli autotrasportatori, critiche dalla Coldiretti in Sicilia

 ROMA 18 GENNAIO 2012 In una nota diffusa dall’Unatras (Unione nazionale delle associazioni dell'autotrasporto merci), si legge che << Pur sottolineando "il grave disagio sofferto dalla categoria degli autotrasportatori", Unatras afferma di non poter "non tenere conto né degli impegni concreti assunti dal governo [...] né della grave situazione nella quale si trova l'economia del Paese>>.[MORE]

I lavoratori del settore si riservano comunque il diritto di dare attuazione all'iniziativa proclamata qualora gli impegni del governo non venissero rispettati".
Malgrado ciò già da diversi giorni sia gli agricoltori, sia gli autotrasportatori siciliani sono in sciopero dalle nove di mattina del 16 Gennaio. Il motivo dei loro blocchi stradali presso Catania e la Palermo-Sciacca e la protesta contro l’aumento dei prezzi del carburante.

Tali agitazioni stanno mettendo in gravi difficoltà le aziende agricole nella vendita della merce oltre l’isola, e la consegna.
<< Da stamattina sto sudando 30 camicie, (…) ho già trovato un compromesso con dei clienti esteri, ma a causa dello sciopero sono in difficoltà sui tempi di consegna della merce>> dichiara una coltivatrice diretta siciliana che opta per l’anonimato.
<< Sono d’accordo con le liberalizzazioni, da Marzo il prezzo del carburante costerà due euro al litro, guardi che è tantissimo… >> sul “caro benzina”.

<<In un momento economico gia' difficile ai danni immediati - sottolinea la Coldiretti - si sommano quelli
futuri perche' ci sono accordi commerciali che rischiano disaltare per la mancata consegna, a vantaggio delleimportazioni. Bisogna trovare un soluzione che nell'ambitodelle reali possibilita' garantisca lo svolgimento del lavoro>> e aggiunge per questo:

<< effetti disastrosi per l'economia siciliana  sta provocando lo sciopero dei Tir nell'isola contro il caro benzina(...) ll nuovo record a 1,74 euro/litro per la benzina contagia la spesa dal campo alla tavola in un Paese come l'Italia dove l'86 per cento dei trasporti commerciali avviene per strada >>.

Soltanto nel settore agrario << il caro gasolio ha provocato un aggravio di costi stimabile in 250 milioni di euro su base annua, ma a subire gli effetti del record nei prezzi e' l'intero sistema agroalimentare dove si stima che un pasto percorra in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole. Il maggior aggravio sono i prodotti importati che devono percorrere lunghe distanze prima di giungere a tavola>>.

<<A causa di questi rincari il costo familiare per trasporti, combustibili ed energia elettrica ha superato quello per alimenti e bevande con il prezzo di un litro di benzina ha infatti scavalcato - conclude la Coldiretti - anche quello di un chilo di pasta e di un litro di latte fresco, solo per fare altri esempi>>

(foto da www.partecipiamo.it)

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