Cronaca
SOS "Stiamo per affondare" sfiorata tragedia a Lampedusa
Lampedusa 24 ottobre 2012 - Tra loro anche un bambino e due donne incinte. Nella notte avevano lanciato l'sos: "Veniteci e prendere, affondiamo". A raccogliere la richiesta di aiuto è stato Don Mosé Zerai, il sacerdote che si occupa di migranti e richiedenti asilo.
TRIPOLI - "Veniteci a prendere, stiamo per affondare", con queste drammatiche parole 226 profughi su due barconi hanno lanciato l'sos con un telefono satellitare, al largo delle coste libiche. Dopo una notte in balia delle onde, la Guardia costiera italiana li ha soccorsi e li ha portati a Lampedusa.
LE RICHIESTE DI AIUTO. Il primo sos è partito da uno dei due barconi, carico di 111 persone: era a circa 30 miglia da Tripoli. Il secondo sos è invece arrivato un'ora dopo, da una seconda imbarcazione con 115 persone a circa 60 miglia dalla capitale libica. Le capitanerie di porto hanno così dirottato in area il rimorchiatore "Asso 22".
DONNE INCINTE A BORDO. Tra i migranti ci sono anche 37 donne - due incinte - e un bambino. A raccogliere la richiesta di aiuto nella notte era stato Don Mosé Zerai, il sacerdote eritreo responsabile dell'agenzia Habeshia che si occupa di migranti e richiedenti asilo: ''Mi hanno detto che sono in mare da venerdì scorso e che le condizioni del mare stanno peggiorando'', ha riferito ieri Zerai.
DA TRIPOLI "NON SI E' MOSSO NESSUNO". Ieri sera Don Zerai aveva anche detto che ''La Guardia Costiera italiana e quella maltese" erano "già state allertate". Ma da Tripoli, "nonostante le segnalazioni, non si è mosso nessuno. Non possiamo assistere inermi a una nuova tragedia del mare''.[MORE]
Fonte (Tg1.rai)